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IMMIGRATI E LAVORO. FRUTTA E VERDURA A RISCHIO IN GRAN BRETAGNA. E IN ITALIA?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
14 maggio 2008 0:00
 
Frutta e verdura sono a rischio nel Regno Unito. La svalutazione della sterlina, nuove leggi piu' stringenti nel settore dell'immigrazione regolata dai contratti di lavoro stagionali, nonche' stipendi da fame, hanno fatto si' che il numero di lavoratori disposti a raccogliere fragole, more e lamponi sia quest'anno precipitato: meno 25%. Risultato. Nei campi potrebbero marcire ben 50mila tonnellate di frutta. Le nuove leggi del governo britannico hanno reso ancor piu' difficile reperire i lavoratori necessari dell'anno passato, e molti raccolti verranno sprecati. La situazione ha delle analogie con l'Italia, con la differenza che nei nostri campi al lavoro ci sono gli immigrati clandestini, pagati meno di una miseria al giorno. Almeno 650mila sono gli extracomunitari clandestini presenti nel nostro Paese. Per costoro il Governo paventa il carcere, gia' ma dove li mettiamo 650mila persone quando con 50mila detenuti le carceri scoppiano? E con l'economia agricola, specialmente nel meridione, come la mettiamo? E con le stamberghe affittate a peso d'oro nelle grandi citta' come la mettiamo? Certo ci sono immigrati che delinquono ma per costoro bastano carabinieri e polizia, che evidentemente non si vogliono utilizzare perche' e' bene indirizzare le tensioni sociali contro lo straniero (si e' sempre fatto nel corso dei secoli). Per governare non ci vogliono slogan ma atti seri e ponderati. O si vogliono prendere a mitragliate i barconi dei clandestini?
 
 
 
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