Uno dei cavalli di battaglia di alcuni che sono oggi i principali partiti politici del nostro Paese, è che esiste una politica troppo accondiscendente verso gli immigrati, soprattutto quelli clandestini.
La narrazione però non torna. I dati
Eurostat 2021 in merito ci dicono che in Ue ci sono stati poco più di 680mila clandestini, la maggior parte in Francia (oltre 200mila), seguita da Ungheria (134mila) e Germania (120mila). Venticinquemila (25mila) in Italia.
Questi partiti italiani la chiamano invasione (1).
A soffiare su questa narrazione della realtà c’è una martellante propaganda. Certo, i partiti rappresentano la metà di quella metà di italiani che va a votare, e poco più della metà di questa metà dà consenso ai partiti dell’invasione… possiamo quindi dire che l’invasione non sarebbe l’opinione prevalente degli italiani, ma propaganda e rimbalzi mediatici (2) danno percezioni accresciute della realtà. Percezioni che, oltre la fortuna elettorale di questi partiti, condizionano scelte politiche ed economiche da parte di legislatori ed esecutivi vari.
I dati Eurostat di oggi ci riportano coi piedi in terra: sono ennesimo monito a ragionare con testa e dati e non lo stomaco.
1 - Nonostante questa riprovazione, gli invasori, considerati umani senzienti solo alla bisogna, sono oggetto di
una proposta del ministro del Turismo (che è della Lega) di aprire le frontiere quest’estate per sopperire alla mancanza di forza lavoro per il settore di cui si occupa.
2 – talvolta “furbetti”, convinti – questi media – di vendere e accreditarsi di più lanciando e dando risalto ad allarmi di invasione.
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