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IMMIGRAZIONE. NUOVI BONUS BEBE' COMUNALI, MA SOLO SE IL NEONATO E' ITALIANO D.O.C.
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Comunicato 
24 marzo 2006 0:00
 

Firenze, 24 Marzo 2006. Sull'esempio della finanziaria 2006, un comune della provincia di Varese istituisce i bonus bebe' solo per i neonati italiani figli di italiani.
Prima la gaffe del Governo, che invita con una lettera a ritirare i bonus bebe' di mille euro, destinati ai cittadini italiani e comunitari, a chi cittadino europeo non e'. Gli stranieri destinatari della lettera vanno alla Posta, e in alcuni casi riscuotono i mille euro. Ma e' un errore, e chi ha preso i soldi non solo dovra' restituirli, ma rischia anche un procedimento penale per falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.
Poi una singolare ed anticostituzionale iniziativa di un comune del varesotto, Morazzone, che istituisce una forma simile di bonus di 500 euro, destinato ai neonati non primogeniti, cittadini italiani, europei o svizzeri. Con una particolarità pero': non basta essere cittadini italiani, ma bisogna esser italiani-italiani, figli di mamma e di papa' italiani, e non di cittadinanza acquisita, ma dalla nascita.
Il Comune di Morazzone, dimentico dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana, secondo la quale "Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali", forse teme l'estinzione. Infatti, il saldo demografico del Comune e' positivo, piu' nati che morti. I nati pero' sono soprattutto figli di neo-cittadini italiani che prima avevano il permesso di soggiorno. Tutti questi stranieri che vengono in Italia, lavorano, ottengono prima la carta di soggiorno e poi la cittadinanza italiana, addirittura "figliano", si riproducono e così facendo minacciano l'identita' culturale locale.
La "geniale idea" delle istituzioni locali e' un gravissimo abuso di diritto. Grave due volte, prima perche' pone in essere una discriminazione fondata sulla razza negando uguaglianza, parita' di trattamento e pari dignita' sociale ad una fetta di cittadini italiani, che sono e devono essere tali a tutti gli effetti. Secondo, perche' proviene da un'istituzione.
Invitiamo tutti i cittadini morazzanesi di serie B, una volta stanziati i fondi per l'iniziativa, a chiedere il bonus, e a impugnare davanti al giudice l'eventuale diniego per vedere tutelati i propri diritti costituzionali.

Emmanuela Bertucci, legale Aduc
 
 
 
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