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 ITALIA - ITALIA - Immigrazione, Open Arms e Ocean Viking ancora in mare
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12 agosto 2019 17:00
 
Migranti:Open Arms, situazione complicata, abbandonati da Ue Anche Javier Bardem si schiera con Ong, salvano vite e dignita' (ANSA) - ROMA, 12 AGO - La "situazione a bordo e' molto complicata e puo' peggiorare da un momento a l'altro, abbiamo bisogno di una soluzione prima possibile": all'undicesimo giorno in mare, Open Arms torna a chiedere un porto sicuro per poter sbarcare le persone salvate davanti alla Libia, accusando l'Europa di averle "abbandonate". "La stanchezza e' tanta, ma non e' non solo fisica - scrive su twitter la Ong catalana - e' anche la consapevolezza della follia di questa situazione, con 160 persone fragili e bisognose di aiuto in mare da 11 giorni". Una situazione di cui e' colpevole anche l'Ue: "la sua mancanza di umanita' e' assoluta" dice ancora la Ong mentre la capo missione Anabel Mier Montes, in un'intervista a 'Catalunya Radio' parla di "indifferenza" di Bruxelles e denuncia i politici che usano i migranti come "armi per fare politica". A bordo intanto sono rimasti in 151: dopo il ventenne con presunta tbc sbarcato ieri a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera italiana, questa mattina e' stato completato anche il trasferimento a Malta di due donne che avevano bisogno di cure in ospedale e dei loro accompagnatori, in tutto otto persone. Sono stati trasferiti su una motovedetta delle forze armate maltesi e portati a La Valletta. E intanto, dopo Richard Gere e Antonio Banderas, un'altra star del cinema come Javier Bardem si schiera con Open Arms, chiedendo al governo spagnolo di intervenire e di fare pressione sull'Europa affinche' i migranti a bordo possano sbarcare ed essere ridistribuiti nei vari paesi europei. "Open Arms - dice Bardem in un video - sta facendo un lavoro straordinario e necessario per la dignita' umana e per salvare la vita di persone che scappano da situazioni che noi non possiamo neanche immaginare, con l'unico obiettivo di dare un futuro ai propri figli e alle proprie famiglie". Ancora in mare resta anche la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere che in 3 diverse operazioni di soccorso nei giorni scorsi ha recuperato 250 persone. "In molti - racconta Luca Pigozzi, il coordinatore del team di Msf - hanno raccontato di essere stati torturati con scosse elettriche, di esser stati picchiati con pistole e bastoni, di aver subito bruciature con plastica fusa. Ci hanno detto che provano ancora dolore per le ferite subite in Libia".
 
 
 
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