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Visto di ingresso per residenza elettiva
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Lettera 
22 gennaio 2007 0:00
 
Buongiorno, sto aiutando una Sig. ra russa a chiedere un visto per residenza elettiva, ma non trovo in nessuna Questura informazioni precise in merito. Ecco le mie domande:
1- ma la prima tappa di tutto l'iter e' la richiesta di visto all'ambasciata d'Italia a Mosca, fatta direttamente dalla Sig.ra a Mosca, per poi ottenere qui il permesso di soggiorno per residenza elettiva oppure, la richiesta deve essere preceduta qua in Italia da una domanda di nulla osta per residenza elettiva, che non ho mai sentito, che, una volta ottenuto, dovrebbe essere consegnato a Mosca come documento per ottenere il visto?
2- non trovo le tabelle con i parametri minimi sulle "importanti" risorse che bisogna possedere per avere quel visto.
Mi potete aiutare? Grazie.
Silvia

Risposta:
Il primo passo da compiere e' chiedere all'ambasciata italiana di riferimento un visto di ingresso per residenza elettiva, come previsto dal DM del 12 luglio 2000 che le riportiamo integralmente: "14. Visto per "residenza elettiva" Il visto per residenza elettiva consente l'ingresso in Italia, ai fini del soggiorno, allo straniero che intenda stabilirsi nel nostro Paese e sia in grado di mantenersi autonomamente, senza esercitare alcuna attivita' lavorativa. A tal fine, lo straniero dovra' fornire adeguate e documentate garanzie circa la disponibilita' di un'abitazione da eleggere a residenza, e di ampie risorse economiche autonome, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuita' nel futuro. Tali risorse dovranno provenire dalla titolarita' di cospicue rendite (pensioni, vitalizi), dal possesso di proprieta' immobiliari, dalla titolarita' di stabili attivita' economico-commerciali o da altre fonti diverse dal lavoro subordinato. Al coniuge convivente, ai figli minori, ai figli maggiorenni conviventi ed a carico, ed ai genitori conviventi a carico del titolare di visto, potra' essere rilasciato analogo visto solo a condizione che le suddette capacita' finanziarie siano adeguate" Come vede non c'e' un riferimento preciso su come dimostrare le proprie disponibilita' economiche e cio', a nostro parere, volutamente, in modo di consentire la piu' ampia discrezionalità' all'Ambasciata. Consideri comunque che nel caso il visto venga negato (e cio' deve avvenire per iscritto), tale diniego puo' essere impugnato davanti ad un tribunale italiano, il TAR Lazio.
Aduc Immigrazione
 
 
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