Buongiorno. Sono cittadina Italiana, mio marito é brasiliano e siamo regolarmente sposati, Il matrimonio avvenuto in Brasile é stato regolarmente trascritto in Italia cosi come l'atto di nascita di nostra figlia di due anni.
Siamo tornati in Italia da due mesi, abbiamo vissuto in Brasile per cinque anni.
In questura ci hanno comunicato che per richiedere il permesso del soggiorno di mio marito dobbiamo aspettare la scadenza del suo visto turistico. E successivamente aspettare dai 6 agli 8 mesi per avere i documenti. Mio marito potrà lavorare? Cosa possiamo fare per accelerate i termini imposti dalla legge? Leggevo riguardo a inviare una diffida agli organi preposti.
Mentre aspetta la convocazione in questura per i rilievi fotografici mio marito trovando in datore di lavoro disponibile puó in qualche modo lavorare? Aggiungo che io aspetto in altro bambino e non trovo lavoro quindi e non abbiamo diritto a nessun sussidio del governo poichè ho spostato la mia residenza all'estero per due anni e l'ho riacquistata appunto due mesi fa tornando in Italia. Cosa ci
consigliate di fare?
Laura, dalla provincia di UD

Risposta:
diversamente dal primo rilascio per motivi di lavoro, il coniuge di cittadino italiano in attesa del primo titolo di soggiorno non può lavorare. Il nostro suggerimento è di inviare all'Ufficio immigrazione della Questura una raccomandata con ricevuta di ritorno nella quale rappresenta la vostra situazione e chiede in alternativa o un rilascio in tempi rapidi del titolo di soggiorno oppure il rilascio di un permesso di soggiorno provvisorio che consenta a suo marito, nelle more del rilascio, lo svolgimento di attività lavorativa.
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