Gentile Redazione, normalmente non sono aduso a scrivere la mia opinione e a renderla pubblica, tuttavia questa volta sono stato colpito nel mio intimo e credo sia necessario un piccolo intervento. Vostro lettore da sempre, sono stato stupito e amareggiato nel leggere una lettera del signor (?) Paolo, da Castel Gandolfo/Roma del 19-12-2006. Credo nella libertà di espressione, ma al contempo credo che debba essere fatta una scrematura degli interventi e delle opinioni dei lettori. Scrematura non dettata da una regia politica o quant'altro, bensì dettata dal mero buon senso, che si presuppone o si spera, debba avere il nostro/vostro lettore. A rischio di essere offensivo, ritengo quantomai inopportuno dare voce all'ignoranza. Parole come quelle lette oggi sul Vostro sito fanno male e, commentandosi da sole, non meritano alcuna disquisizione nel merito. Anche a me è poco simpatico Mr Caruso, ma non sono mosso da alcun ardore politico o partitico, per cui fondamentalmente non mi tange. Spero pubblichiate anche la mia lettera, ammesso che anche Voi (e sinceramente non lo credo) non facciate parte di quella parte di "quegli Italiani che non vogliono una societa' multi-etnica, non vogliono l'integrazione razziale e non accettano di subire l'arroganza, la prepotenza, il degrado, la delinquenza, l'illegalita' che ci ha portato questa follia che viene chiamata immigrazione". Grazie Lascio la mia email a disposizione del lettore: [email protected]
Michele, da Roma

Risposta:
Ci spiace solo che le sia venuto il dubbio che noi potremmo avere una qualche intenzione censoria: avra' verificato non essere la nostra scelta in assoluto. E chiederci di essere censori in nome del "buon senso", non ce ne voglia, ma ci pare poco assennato... chi stabilisce il "buon senso"? Crediamo che sia bene che ognuno si tenga il proprio buon senso. Pubblichiamo la sua lettera e indichiamo anche il link della lettera che ha provocato la sua reazione: clicca qui
Aduc Immigrazione