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Figlia maggiorenne di cittadina rumena coniugata ad un italiano
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Lettera 
29 novembre 2006 0:00
 
Spett. le Redazione, Vogliamo cogliere l'occasione per farvi i nostri complimenti per il lavoro che quotidianamente svolgete Siamo due donne romene, stabilite legalmente in Italia, abbiamo visionato le vostre puntate su RT4 e vogliamo sottoporre re alla vostra attenzione un problema generale delle mamme extracomunitari.
1. Prima situazione e da vero strana. La donna romena, si e sposata con un cittadino italiano. La donna romena ha in mantenimento la sua figlia dal primo matrimonio. Figlia si trova adesso in Romania, a compiuto 18 anni, e maggiorenne, e ancora al liceo e pensa di andare anche al universita'. Il marito italiano, ha anche lui una figlia di 28 anni studentessa che e ancora mantenuta del padre. Il statuto di questa famiglia in Italia, comprende la moglie, il marito e la sua figlia... ma la figlia di moglie dove e? Quella figlia non ha diritto di stare con la sua mamma e di essere mantenuta? La figlia dalla Romania non deve fare parte anche lei di questa famiglia?
E strano che la legge permette di prendere, mariti, genitori... ma con i nostri figli che facciamo? Gli dimentichiamo sulla strada? A questo punto si deve capire che le donne che amano e sposano uomini italiani devono abbandonare i propri figli? Che tipo di donne e mamme possono essere queste?
Sappiamo che le leggi italiane prevedono per i figli maggiorenni dei genitori italiani il mantenimento per lungo tempo.
I genitori - ha affermato la Corte - restano obbligati a concorrere tra loro, secondo il principio dettato dall'art. 148 c. c., nel mantenimento del figlio divenuto maggiorenne qualora questi non abbia ancora conseguito, senza sua colpa, un reddito tale da renderlo economicamente autonomo. Pertanto, tale obbligo non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore eta', ma persiste finche' il genitore o i genitori interessati dimostrino che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica, ovvero e' stato da loro posto nelle concrete condizioni per essere autosufficiente.
http: //www. legge-e-giustizia. it/2002%20SEZ%20FAMIGLIA/04%20apr/4765. htm.
Egregio Signore giudice Santi Licheri.
Egregia Signora avvocata Tina Lagostena Bassi.
Egregio Signore giudice Ferdinando Imposimato.
"Per Diritto & Famiglia risponde l'avv. Cinzia Petitti.
Il genitore, anche divorziato, ha l' obbligo di contribuire, in proporzione delle sue capacita', all' assistenza e mantenimento dei figli anche maggiorenni. " Il diritto del figlio ad essere mantenuto dai genitori non cessa con il raggiungimento della maggiore eta', ma si protrae sino a quando egli non e' in grado di provvedere a se' stesso o non versi in colpa per il mancato raggiungimento della indipendenza economica" /per tutte ved. Cassazione 8868/98. " 2. Seconda situazione e quella in quale le mamme venute in Italia hanno dei bambini di 17 anni, regolarmente iscritti al liceo in Italia. Considerato che per richiedere ricongiungimento familiare o coesione la madre deve avere permesso di soggiorno valido e contratto di lavoro con la durata di almeno un anno che necessitano molti messi per ottenerli, considerato che anche dopo la richiesta di ricongiungimento e di coesione con il bambino, devono passare molti messi per ottenerli, si arriva alla situazione che molte di queste mamme non possono piu' fare le richieste di ricongiungimento perche' nel frattempo i bambini diventano maggiorenni e non hanno piu' diritto di ricongiungimeto, e che non hanno ancora finito il liceo. Che si puo' fare in questa situazione? E giusto a ritirare il bambino dalla scuola e mandarlo a lavorare? Se le mamme sono extracomunitare, i bambini hanno meno diritti?
Vi scriviamo per chiedervi un aiuto a nome di tutte queste donne che si trovano davanti ai problemi difficili di risolvere.
Per ora la Romania e ancora un paese extracomunitario ma se entrera' nella Comunita' Europea, possiamo sperare che si cambiano queste anomalie?
Gina, da San Giovanni Valdarno/Arezzo

Risposta:
Il diritto al ricongiungimento ha luogo solo per i figli minorenni o maggiorenni se inabili al lavoro.
Aduc Immigrazione
 
 
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