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Visto lavoro subordinato
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Lettera 
4 gennaio 2018 0:00
 
Salve,
la mia ragazza, di origine Bielorussa, soggiorna stabilmente da otto anni in Repubblica Ceca e ha conseguito la laurea in Ingegneria Edile nell'Universita' di Brno. Attualmente ha un visto lavorativo della durata di due anni in Repubblica Ceca ma vorremmo trasferirci insieme in Italia (della quale sono cittadino e originario).
Quali sono le opzioni che ci si prospettano non volendo ricorrere al matrimonio (siamo entrambi molto giovani)? E' possibile richiedere un permesso di soggiorno per convivere insieme? Sarebbe possibile per lei farsi riconoscere la laurea (conseguita in un paese UE) e lavorare in Italia?
Grazie per la disponibilita'
Vieri, da Firenze (FI)

Risposta:
la legge sull'unione civile riguarda unioni di persone dello stesso sesso o di sesso diverso, come il suo caso.
La famiglia non è fondata solo sul matrimonio ma su una comunione di vita materiale e spirituale: ragion per cui anche i conviventi (c.d.coppie di fatto) godono di gran parte dei diritti riconosciuti alle coppie sposate. Questo allargamento di tutela è previsto dalla legge n. 76 del 2016.
Insomma oggi i conviventi hanno raggiunto notevoli traguardi a prescindere da accordi, contratti, testamenti e deleghe fino a ieri necessarie per garantire al proprio partner i diritti che spetterebbero al coniuge. In ogni caso resta ferma la possibilità di stipulare un "contratto di convivenza", previsto dalla legge, con cui regolare il subentro nella locazione, l'assistenza ospedaliera, il mantenimento temporaneo dell'ex partner in difficoltà.
Per il permesso di soggiorno dello straniero derivante da permesso turistico, riteniamo che sia possibile, dati i diritti che si riconoscono alle coppie di fatto, con motivo di ricongiungimento familiare.
Per il permesso di soggiorno veda la ns. scheda sul sito:
https://immigrazione.aduc.it/articolo/ingresso+soggiorno+italia+termini+procedure_15306.php
 
 
 
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