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unione civile e permesso di soggiorno
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Lettera 
28 marzo 2018 0:00
 
Buongiorno,
convivo con il mio compagno (Venezuelano con permesso di soggiorno provvisorio Panamense) a Panama. Io sono cittadino italiano e viaggio più volte l'anno a Panama dove vive il mio compagno con il quale sono fidanzato da tre anni.
In maggio io ed il mio compagno verremo in italia per unirci, resteremo due settimane, dopo di chè torneremo a Panama e traslocheremo definitivamente a fine giugno. Per completare l'unione nel mio comune ci hanno chiesto solamente di avere il suo passaporto ed il certificato di stato libero tradotto ed appostigliato dal consolato italiano a CARACAS.
Vorremmo vivere in italia ma in comune non mi hanno saputo dire come chiedere il permesso di soggiorno permanente. Ho provato a documentarmi su internet ma ci sono troppe opinioni contrastanti e non posso permettermi di commettere errori. Chiedere documenti in venezuela è molto difficile in questo periodo per questo devo essere sicuro che non manchi nulla.
Quali sono le fasi da seguire per far si che possa rimanere in italia legalmente e con permesso per lavorare?
In quanto tempo è possibile ricevere il permesso?
Inoltre una volta legalizzato è possibile vivere e lavorare in un'altro paese della UE?
Ho letto che dopo l'unione può ottenere la cittadinanza italiana dopo due o tre anni. Bisogna aspettare due anni oppure bisogna aprire una pratica immediatamente dopo l'unione civile?
grazie mille in anticipo,
Pier Luigi, da Pavia (PV)

Risposta:
la legge sull'unione civile riguarda unioni di persone dello stesso sesso o di sesso diverso, come il suo caso.
La famiglia non è fondata solo sul matrimonio ma su una comunione di vita materiale e spirituale: ragion per cui anche i conviventi (c.d.coppie di fatto) godono di gran parte dei diritti riconosciuti alle coppie sposate. Questo allargamento di tutela è previsto dalla legge n. 76 del 2016.
Insomma oggi i conviventi hanno raggiunto notevoli traguardi a prescindere da accordi, contratti, testamenti e deleghe fino a ieri necessarie per garantire al proprio partner i diritti che spetterebbero al coniuge. In ogni caso resta ferma la possibilità di stipulare un "contratto di convivenza", previsto dalla legge, con cui regolare il subentro nella locazione, l'assistenza ospedaliera, il mantenimento temporaneo dell'ex partner in difficoltà.
Per il permesso di soggiorno dello straniero riteniamo che sia possibile, dati i diritti che si riconoscono alle coppie di fatto, con motivo di ricongiungimento familiare.
Per il permesso di soggiorno veda la ns. scheda sul sito:
https://immigrazione.aduc.it/articolo/ingresso+soggiorno+italia+termini+procedure_15306.php
 
 
 
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