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Ritardo consegna titolo di soggiorno
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Lettera 
21 dicembre 2017 0:00
 
Buongiorno,
le scrivo per chiedere il suo consiglio su come procedere con ormai frequente problema di ritardo con la consegna di permesso di soggiorno di lungo periodo. La situazione non dovrebbe essere molto diversa da quelle degli altri immigrati ma in ogni caso, crea molti problemi, prima di tutto a livello professionale.
In data 22/07/2017 ho regolarmente richiesto il rinnovo di permesso di soggiorno tramite le Poste Italiane per il lavoro autonomo, ovviamente pagando la tassa necessaria. Primo appuntamento per i rilievi fotodattiloscopici è stato fissato per la data 11/11/2017 che sono riuscito ad anticipare per il 13/10/2017 comunicando con la Questura via PEC. Da quel momento non ci sono più notizie. Nel frattempo, a mese di Settembre, il documento di soggiorno in
possesso è scaduto.
Senza documenti di viaggio, purtroppo non riesco a svolgere la mia attività, avendo molti clienti all'estero. Con alcuni di questi, ci sono anche impegni contrattuali che purtroppo non sono in grado di rispettare senza possibilità di viaggiare, visitare loro uffici e completare i progetti in corso. Per fortuna, fino adesso non mi è stata contestata questa inadempienza, ma col passare del tempo il rischio aumenta. A parte sicura perdita di lavoro e denaro, esiste anche il rischio di dover affrontare i vari penali contrattuali.
Per risolvere il problema, ho provveduto a contattare l'ufficio immigrazione in più occasioni sempre utilizzando la mail PEC o visitando uffici di persona, ma senza alcuna risposta nonostante consegna avvenuta. Dopo vari tentativi "gentili" sono stato costretto ad inviare la diffida ad adempiere con la richiesta di accesso agli atti in data 11/11/2017 sempre via PEC, anch'essa senza alcun riscontro e con la ricevuta di consegna. Questa in primis per avere documento scritto in caso dovessi proteggermi e richiedere i danni allo stato in caso clienti volessero impugnare il contratto e relativi penali. A parte tutti i possibili tentativi fatti in prima persona, ho affidato la pratica anche ad un legale per l'assistenza stragiudiziale ma purtroppo neanche quella strada non da alcun risultato.
Secondo lei, in questa situazione, cosa potrei fare oltre ad aspettare e rischiare i danni? Portare il caso a livello giudiziale porterebbe qualche risultato? Provare con altre diffide?
Grazie.
Cordiali saluti,
Mitrovic, da Como (CO)

Risposta:
la legge 241/1990 fa ricadere la responsabilità del ritardo di risposta sul funzionario incaricato della pratica; quindi per prima cosa deve risalire al nome del funzionario della Questura; poi può mandargli una diffida a/r in cui farà le sue richieste, essendo già scaduti i termini di 90 giorni e richiedendo anche i danni.
Se neanche questo produrrà i suoi effetti, si deve consigliare con il suo avvocato per intentare un'azione giudiziale.
Per maggiori informazioni sui rimedi amministrativi contro il silenzio inadempimento può consultare il ns. sito:
https://immigrazione.aduc.it/articolo/silenzio+della+pubblica+amministr
 
 
 
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