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Ritardi e silenzi della pubblica amministrazione
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Lettera 
4 ottobre 2006 0:00
 
Buongiorno, mia moglie ha fatto richiesta per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio il 19 maggio 2005. La Prefettura di Milano ha inviato la documentazione al Ministero degli Interni con circa 8 mesi di ritardo (dicendo che la pratica e' iniziata con quindi 8 mesi di ritardo), contro i 30 giorni stabiliti dalla legge, al che ho chiesto spiegazioni con raccomandata A/R, ma nessuno si e' degnato di rispondermi (sono gia' passati 6 mesi), quando anche qui per legge devono passare 30 giorni. Io ho intenzione di sporgere querela per la mancata risposta, cosa mi consigliate? Se alla scadenza dei 730 giorni non hanno concesso la cittadinanza e decidessi di ricorrere al TAR, le diverse spese legali (tra qui quelle del mio avvocato) mi verranno rimborsate? se si, in quanto tempo? quanto tempo e' necessario in media per la sentenza? Inoltre vorrei sapere se conoscete un avvocato nella zona di Milano/Varese che sia a conoscenza di problemi riguardanti gli stranieri. Vi ringrazio e porgo distinti saluti.
Fabio, da Cerro Maggiore

Risposta:
Le consigliamo di formulare esposto alla procura della repubblica per omissione d'atti d'ufficio per le ragioni su indicate. Le spese al Tar non sempre vengono rifuse anche in caso di vittoria (ci risulta - almeno a Firenze - il contrario, ma occorre impuntarsi e andare fino infondo pretendendole, magari al Consiglio di Stato). Non conosciamo esperti avvocati in immigrazione a Milano, ma se crede, i nostri legali di Aduc Immigrazione, patrocinano cause in tutta Italia.
Aduc Immigrazione
 
 
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