Buongiorno, vi avevo già scritto in merito al problema di mio marito. In breve, riepilogo: la questura aveva sbagliato la prima richiesta di rinnovo e aveva rifatto la pratica e, nonostante siano già passati due mesi, ancora il permesso di soggiorno non è stato emesso. Abbiamo sollecitato, di persona e via PEC, abbiamo parlato col dirigente e ancora non siamo riusciti ad ottenerlo. Ci è stato inoltre detto che il permesso non sarà più quello di lungo periodo ma di nuovo di due anni. Ma non c'è alcuna motivazione sul rifiuto del permesso di lungo periodo. Specifico che mio marito sta rinnovando il permesso per la
terza volta, prima aveva quello da rifugiato e ora per motivi di famiglia (padre di cittadini Italiani). Alle nostre proteste in questura ci hanno detto "va beh quando esce intanto si prende questo qui" ma senza dare una motivazione sul perché è stato rifiutato il permesso per lungo soggiornanti. Che cosa possiamo fare? Fermo restando che a novembre mio marito potrà richiedere la cittadinanza.
Grazie.
Antonella, dalla provincia di RC

Risposta:
il diniego deve essere motivato e fornito per iscritto. Qualora effettivamente la Questura rilasciasse titolo diverso da quello richiesto (e meno favorevole al richiedente), suo marito potrà fare ricorso in Tribunale, per chiedere l'accertamento del proprio diritto ad ottenere il permesso più favorevole e quindi la condanna della Questura al suo rilascio.
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