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Revoca dell'espulsione
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Lettera 
3 novembre 2006 0:00
 
Gentilissima Aduc, vi scrivo per segnalare l'ennesimo caso sintomatico di una normativa ingiusta e per ricevere un consiglio in merito. Ho un amico del Kossovo che nel 2004 e' stato colpito da un decreto di espulsione e ad oggi vive clandestinamente. Si tratta di un ragazzo che ha sempre lavorato (ovviamente in nero) e dispone di un alloggio. ho provveduto a trovargli un datore di lavoro che, non appena uscira' il decreto sui flussi migratori, procedera' a presentare istanza di nulla-osta per lavoro subordinato. considerata la mutata situazione di fatto, consistente nell'odierna possibilita' di disporre di un lavoro regolare e di un allogio, vorrei proporre istanza di revoca del decreto di espulsione, a cui accennavo sopra, al fine di rimuovere l'unico ostacolo alla sua regolarizzazione. Per evitare che un eventuale rigetto dell'istanza possa comportare l'accertamento della sua presenza in italia ed una condanna con relativa espulsione, vorrei, mediante procura speciale, diventare suo rappresentante e richiedere in suo nome e per suo conto la revoca del decreto di espulsione. A tal proposito, considerando l'impossibilita' di procedere all'autenticazione della firma, vorrei sapere se una procura per semplice scrittura privata possa validamente porsi in essere. Sicuro di ricevere presto un utile consiglio, cordialmente vi saluto.
Francesco, da Urbino/Puglia

Risposta:
Puo' tentare di chiedere la revoca, ma essa e' discrezionale e non e' detto che venga accolta. Tanto piu' che le motivazione che intende addurre (sussistenza di alloggio e di lavoro) dimostrano chiaramente che la persona non ha ottemperato al decreto di espulsione. Quanto alla procura sostanziale riteniamo non sia necessario autenticare la firma.
Aduc Immigrazione
 
 
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