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Revoca dell'espulsione e visto di ingresso per motivi familiari
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Lettera 
6 gennaio 2006 0:00
 
Egreggio signore/a sono un padre disperato di una bambina di 8anni che sta facendo di tutto per poter abbracciare di nuovo la sua figlia; la mia unica ragione di vita sono un ragazzo marocchino di 35anni. ho vissuto in italia per 15anni.; la mia bambina e' venuta al mondo da una convivenza con una donna italiana; questa convivenza e' durata 10anni pieni di gioie; sofferenza; alti -bassi. ci siamo lasciati quando la bambina aveva 4anni dopo di che sono andati a vivere con i nonni materni a pescara; facevo il tragitto biella-pescara quasi sempre per andare a trovarla... e fino adesso diciamo tra parentesi che le cose andavano bene fino al 17 settembre2004 la data in cui sono stato espulso al mio paese grazie a questa legge assurda "bossi-fini" non mi e' stato concesso di appellarmi al tar (tribunale amministrativo regionale) ne tanto meno essere difeso come e' consentito della legislazione italiana.. il mio avvocato era presente solo fisicamente non ha spezo ne anche una parola alla mia difesa. il processo e' durato solo 10minuti dopo di che sono stato accompagnato con le forze dell'ordine fino all'aeroporto; poi spedito senza complimenti le motivazioni della mia espulsioni erano i seguenti primo... vivevo lontano della mia figlia; se come era una decisione voluta volontariamente; tutte le coppie si lasciano, io ero penalizzato per il fatto che sono straniero.
Segondo... avevo dei precedenti penali per piccoli reati collegati alle stupefacenti. questi debiti con la giustizia gli ho pagati addirittura a dismisura perche sono stato condannato come spacciatore e non con l'attenuante spacciatore-consumatore malgrado avevano tutti i documenti che provavano che ero seguito dal sert di biella e stavo seguendo un percorso di recupero. Comunque non mi lamento per questo, ho quasi sempre assunto le mie responsabilita'; ho sbagliato ed giusto che dovevo pagare; quello che non trovo giusto che dovevo continuare a pagare per un fatto per il quale ho gia saldato il conto; la cosa che fa piu rabbia che anche la mia figlia paghi per un sbaglio di gioventu' che ho commesso io Purtroppo questo sbaglio continua e continuera' a proseguirmi per tutta la vita e non so come fare per rimediare.
Quasi un anno mezzo che non vedo la mia bambina; quelle poche volte che ci sentiamo al telefono piange sempre mi pone sempre quella domanda fatidica "quando torni papâ? " per questo che ho usato prima la parola "poche volte" perche' non so piu cosa risponderli ne' tanto meno mentirli Mi creda signore/a sto vivendo l'inferno e' una cosa straziante.... mi manca da morire sento troppo la sua nostalgia; come padre amareggiato e disperato ma deciso a realizzare il suo sogno, quello di abbracciare di nuovo la sua creatura ed essere partecipe alla formazione del suo carattere e la sua personalita'; in poche parole vederla crescere Sto scrivendo a tutti raccontando il mio calvario sperando di trovare qualche buon cristiano che potra' aiutarci a fin che ci troviamo di nuovo come una vera famiglia Vi prego se potete aiutarci, vi saremo grati per tutta la vita Aspettando una risposta positiva o negativa, porgo i miei distinti saluti Grazie.
Nb.... chiedo scusa per gli errori ortografici

Risposta:
Crediamo che la cosa da fare sia contattare immediatamente un avvocato che la guidi nei passi da fare per il reingresso in Italia, ossia, in buona sostanza, la richiesta al ministero dell'interno, tramite consolato o ambasciata ove chiede la revoca dell'espulsione, e, successivamente la richiesta all'ambasciata del visto di ingresso per motivi familiari ai sensi dell'art. 30 comma 1 lett. d) D.lvo 286/98 -con tutta la documentazione della paternità a cittadina minore italiana. Naturalmente se la madre di sua figlia l'aiuterà la cosa risulterà di certo più facile.
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