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Problemi alle ambasciate
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Lettera 
17 ottobre 2006 0:00
 
Mi rivolgo a Voi per raccontare una storia di "ordinaria follia", nella speranza che taluni soprusi e scorrettezze non passino inosservati e non rimangano nascosti nell'ombra. La mia esperienza coinvolge numerose persone e quello che fa piu' male e' come certe istituzioni siano abituate a giocare con i sentimenti della gente e con i soldi dei contribuenti. Il tutto ha un nome, Ambasciata d'Italia a Kiev (Ucraina). Codeste persone sono l'espressione di come seguire la legalita' sia resa talmente frustrante da costringere a pensare di agire nell'illegalita', di come la gente possa essere annulata ed umiliata per il puro gusto di farlo. Per tali individui non esiste persona ma documento, non esiste sentimento ma indifferenza, non esiste pieta' ma menefreghismo. Ma giudicate voi. Nel Luglio di quest'anno, io e mia moglie, di nazionalita' ucraina, abbiamo deciso di sposarci con rito religioso e di invitare alla cerimonia mia suocera, la quale non ha mai conosciuto la mia famiglia. E qui e' iniziato il calvario (ma eravamo preparati, ne avevamo appena passato uno con il matrimonio legale). Mia suocera ha iniziato a Maggio del 2006 a richiedere un appuntamento in ambasciata che, primo strano comportamento, la liquidava sistematicamente dicendo di telefonare in mattinata presto perche' all'ora alla quale lei chiamava gli appuntamenti disponibili erano gia' assegnati (e darne uno a lunga data era vietato?). Certo che e' vietato quando il centralino dell'ambasciata e' appaltato ad una ditta privata ed una telefonata, in proporzione, costa ad un ucraino come una chiamata da noi ai numeri 899. L'appuntamento infine l'ha ottenuto, il 3 Luglio (data del matrimonio 29 Luglio 2006). E' ovvio che una montagna di costosi documenti, in termini monetari e di tempo, sono stati preparati per l'occasione, tra i quali una fidejussione. Ecco, vorrei spendere due parole sulla fidejussione, un procedimento bancario del quale l'ambasciata, sono sicuro, ignora completamente le caratteristiche "tecniche". Si perche' le tempistiche bancarie discrepano completamente con quelle dettate dagli uffici consolari dell'ambasciata tanto che risulta estremamente dispendioso se non impossibile ottenere un fidejussione bancaria (arriverebbe a costare di tasse piu' della cifra depositata a garanzia che nel caso di mia suocera si aggirava intorno ai 430 euro). La cifra e' stata vincolata comunque, nel rispetto delle regole dell'ambasciata, aprendo un libretto postale intestato alla persona richiedente il visto, e che solo lei puo' ritirare (naturalmente senza la sua presenza in Italia i soldi rimangono vincolati e inutilizzabili). Mia suocera si e' recata in ambasciata con tutti (e sottolineo tutti) i documenti in regola tra i quali moduli completi di indirizzi, numeri di telefono, recapiti vari. Le viene detto che il visto le verra' spedito a casa e, conoscendo la solerzia con la quale l'ambasciata lavora perdiamo ogni speranza di averla in Italia per il 29 Luglio. Paga in anticipo per la spedizione espresso. Per cinque giorni la poverina (eh si, e' l'unico termina che mi sento di usare) telefona in ambasciata per avere una speranza in piu' fino a che con viene ancora un volta liquidata in malo modo. Deve aspettare l'invio tramite posta del passaporto. Passano tre mesi e spazientito mando una lettera all'ambasciata in quanto, a detta loro, dopo 90 giorni tutto scade e va ripetuto il procedimento!! Mi risponde il capo dell'ufficio consolare tale Sig. Papadia, dicendomi di inviargli le generalita' del richiedente il visto, senza queste ultime non puo' aiutarmi. Le generalita' vengono rese note, dall'altra parte silenzio assoluto. Mia suocera telefona, a questo punto, per riavere il passaporto, solita telefonata con impiegati spazientiti, scortesi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Dicono che un fantomatico "qualcuno" ha detto che il passaporto sarebbe andato a prelevarlo di persona, poi cambiano tesi, non riuscivano a contattarla al telefono. E l'indirizzo? Era contenuto assieme a migliaia (e dico migliaia) di informazioni nella domanda di visto! Mah. perso. Morale della favola mia suocera il visto l'ha ottenuto!!!! Certo, dall'11 Agosto all'11 Settembre! Che gioia! Una gioia che quasi offusca il fatto che il passaporto, con il visto, lo ha ricevuto il 9 Ottobre. Scaduto (il visto naturalmente). Finale: moglie in lacrime che ritiene gli italiani dei mostri (la volete contraddire?), suocera con un semi-infarto, famiglia scioccata che ancora oggi succeda quello che succede in certi regimi del sudamerica, soldi buttati in quantita'. Ed io non sono certo l'unico che ha avuto un'esperienza come questa, per favore, fermateli! Grazie per l'attenzione.
Giuseppe
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p.s. allego alla mail le lettere scritte in occasione del matrimonio in Ucraina (vi consiglio di leggerla) e della richiesta di visto.

Risposta:
Crediamo che la sua vicenda, purtroppo non isolata, meriterebbe un'indagine giudiziaria civile per danni e penale per omissione d'atti d'ufficio. Procedete tramite esposto alla magistratura italiana e al giudice ordinario quantificando i danni subiti. Solo se ogni abuso verra' singolarmente perseguito abbiamo la speranza che qualcosa cambi i terra italiana all'estero!
Aduc Immigrazione
 
 
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