Questi certificati (atti) veramente sono portati per l'interessato in mano, tradotti e legalizati per il consolato (no l'ambasciata), sempre e' cosi', e non c'e' problemi a farlo. Il problema e' che il comune di origine dell'italiano emigrato non vuole transcrivere questi atti, perche' dice che deveno essere trascritti unicamente per il consolato, perche questi atti sono per fare riconoscere la cittadinanza. Ma, come riconoscere cittadinanza? Si, sono atti dello stesso italiano emigrato, atti dei cambiamenti nella sua vita civile, (sposi, nascita de suoi figli, e morte) e servano per avere la sua scheda anagrafica aggiornata, e dopo iscrivere i suoi discendenti all'aire. Quando questi atti si convertono da semplice atti di cambiamento nella vita civile dell'italiano, in atti di riconocimento di cittadinanza??? (per essempio, i suoi atti di sposi, di nascita dei suoi figli e di sua morte'). Crediamo che un qualsiasi comune italiano non accetterebbe mai di trascrivere atti stranieri che non siano passati per le procedure in Ambasciata, perche' e' proprio (e solo) questo passaggio che garantisce l'autenticita' del documento come proveniente dal paese straniero, e conferisce lo stesso valore legale in Italia. Adesso dopo aver chiarito questi atti sono passato per il consolato, tradotti e legalizzato a norma di legge, cosa pensate voi?? Come facciamo per fare compiere la legge al loro comune e trascrivere atti d'italiani??? Ringrazio la vostra volonta' d'aiutare a discendenti d'italiani nati all'estero. Distinti saluti.
Emilio

Risposta:
Se e' cosi', crediamo che abbia ragione lei. Ci segnali i singoli casi concreti e vediamo come muoverci. In particolare, consigliamo fin da subito di mettere formalmente in mora il Coimune interessato con raccomandata ar: clicca qui avvertendo che in difetto saranno adite le vie legali.
Aduc Immigrazione