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permesso di soggiorno
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Lettera 
13 aprile 2018 0:00
 
Convivo con extracomunitario irregolare che lavora stabilmente, ma nonostante i vari tentativi e le diverse strade intraprese, non riesce ad ottenere il permesso di soggiorno in Italia. Cosa possiamo fare per risolvere la situazione ? Potrebbe essere utilizzata la legge Cincinnà formalizzando una convivenza di fatto? Il fratello vive in Italia con moglie e figli tutti con regolare permesso di soggiorno e un figlio è già cittadino italiano per raggiungimento maggiore età. Potrebbe favorire la richiesta del permesso? grazie
Mirella, da Roma (RM)

Risposta:
la legge sull'unione civile riguarda unioni di persone dello stesso sesso o di sesso diverso, come il suo caso.
La famiglia non è fondata solo sul matrimonio ma su una comunione di vita materiale e spirituale: ragion per cui anche i conviventi (c.d.coppie di fatto) godono di gran parte dei diritti riconosciuti alle coppie sposate. Questo allargamento di tutela è previsto dalla legge n. 76 del 2016 artt.36-65.
Insomma oggi i conviventi hanno raggiunto notevoli traguardi a prescindere da accordi, contratti, testamenti e deleghe fino a ieri necessarie per garantire al proprio partner i diritti che spetterebbero al coniuge. In ogni caso resta ferma la possibilità di stipulare un "contratto di convivenza", previsto dalla legge, con cui regolare il subentro nella locazione, l'assistenza ospedaliera, il mantenimento temporaneo dell'ex partner in difficoltà.
Per il permesso di soggiorno dello straniero derivante da permesso turistico, riteniamo che sia possibile, dati i diritti che si riconoscono alle coppie di fatto, con motivo di ricongiungimento familiare.
Legga il ns. articolo sul sito: https://www.aduc.it/articolo/permesso+soggiorno+extra+ue+nuove+unioni+civili_24486.php
 
 
 
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