Buongiorno, Spero possiate darmi delucidazioni perché gli enti locali (comune e tribunale) e nemmeno la Farnesina mi hanno saputo dare notizie chiare in merito. Convivo felicemente con una donna Iraniana, mia coetanea, in possesso di Permesso di soggiorno permanente. Desideriamo convolare a giuste nozze (rito civile) o almeno procedere con una unione civile.
Pare che la via più breve sia di ottenere un NULLA OSTA dall'ambasciata Iraniana; tuttavia vorrei evitare questo percorso perché mi obbligherebbe a dichiararmi di religione musulmana presso la suddetta istituzione.
Sembra che si possa forzare la procedura, attraverso il giudice di pace, che dovrebbe giudicare incostituzionale un loro rifiuto al rilascio del nulla osta, qualora non accettassi di abbracciare di fronte a loro la nuova religione.
Temo però che la mia donna ed i futuri nostri figli probabilmente subirebbero ripercussioni, se non ritorsioni, qualora mettessero piede su suolo iraniano, anche solo per andare a trovare la famiglia in vacanza.
In sostanza, vorremmo procedere senza forzature per non avere problemi, anche in un futuro remoto, ma desidero comunque mantenere la mia identità libera da dichiarazioni pubbliche di appartenenza religiosa.
Vi ringrazio per l'attenzione, e resto a disposizione per qualunque vs. domanda in merito.
R, dalla provincia di BZ

Risposta:
potete chiedere il nulla osta e - ottenuto un diniego - chiedere comunque al Comune le pubblicazioni. In caso di rifiuto per assenza del nulla osta, potrete fare opposizione al rifiuto delle pubblicazioni innanzi al tribunale competente per territorio che ordinerà al Comune di procedere alle pubblicazioni. Non sappiamo però quali possano essere le conseguenze, in Iran, in caso di matrimonio con persona non musulmana poichè non conosciamo la relativa normativa.
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