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Matrimonio di albanesi regolarmente residenti in Italia in Albania
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Lettera 
24 luglio 2006 0:00
 
Salve! Facendo una ricerca per il problema che ho, mi sono scontrato nel vostro sito e visto il vasto numero di domande che siete in grado di rispondere mi e' sembrato giusto chiedere anche a voi dei consigli di come posso comportarmi. I miei problemi sono iniziati quando ho fatto la richiesta per il ricongiungimento familiare. Sono di nazionalita' albanese e mi sono sposato al paese di origine con una mia compaesana. Siamo entrambi in possesso di permesso di soggiorno, lei per motivi di studio, (e' laureanda presso l'Universita' di Perugia, Facolta' di Economia e Gestione delle Imprese), ed io per motivi di lavoro autonomo. Abbiamo fatto il matrimonio civile in Albania e mandato il certificato di matrimonio presso l' ambasciata Italiana in Tirana per legalizzarla e convalidarla e cosi' poter fare il ricongiungimento familiare in Italia. L'ambasciata ha legalizzato il certificato ma non l'ha convalidato, spiegandoci che da poco tempo a questa parte per i cittadini albanesi gia' residenti in Italia, e quindi, in possesso di permesso di soggiorno, tale convalida non e' piu' necessaria. Sono andato in questura ed ho presentato il certificato, ma non e' stato preso in considerazione in quanto non presentava il timbro di convalida. Ho rimandato la documentazione nella sede dell'ambasciata italiana a Tirana, e loro mi hanno dato la stessa risposta di qui sopra. Mi sono ripresentato in questura spiegando perche' l'ambasciata non metteva il timbro ma loro non hanno preso ugualmente in considerazione tale certificato sempre per la mancanza del timbro di convalida. In poche parole l'ambasciata non mette il timbro di convalida perche' cosi' sono le ultime direttive dal ministero degli esteri e nel frattempo la questura esige tale timbro per poter prendere in considerazione il ricongiungimento familiare. Cercando di fare il ricongiungimento familiare il permesso di studio di mia moglie e' scaduto. In ultimo per cronologia di fatti, abbiamo scoperto di aspettare un bambino e che mia moglie e' in stato di gravidanza a rischio. Adesso, sinceramente non so cosa altro fare, e aspettando la vostra risposta, ringraziandoVi in anticipo Vi porgo i miei migliori saluti.
Orsiol

Risposta:
Crediamo che abbia ragione la questura, non ci risulta una circolare in tal senso, che peraltro non avrebbe alcuna ragione di essere, dal momento che una cosa e' la regolarita' del soggiorno in Italia, altra e' la questione della legalizzazione dei documenti provenienti dall'estero. Le consigliamo di mettere in mora l'ambasciata con raccomandata ar clicca qui intimando la legalizzazione richiesta e avvertendo che in difetto, saranno adite le vie legali e chiesti tutti i danni subiti, oltre che effettuata denuncia alla procura della repubblica per omissione d'atti d'ufficio. Chieda che siano indicati gli estremi della circolare che invocano a loro discolpa. Invii per conoscenza la raccomandata alla Questura competente e all'Aduc Immigrazione che, se crede, la seguira' volentieri. In ogni caso, le facciamo presente che il permesso per studio della sua compagna e' convertibile in permesso per lavoro secondo il regolamento attuativo del testo unico sull'immigrazione, come riformato nel 2004, e che in ogni caso puo' esser richiesto un permesso per cure mediche stante la condizione di gravidanza di sua moglie.
Aduc Immigrazione
 
 
 
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