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Impossibile venire in Italia regolarmente
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Lettera 
21 luglio 2006 0:00
 
Vi scrivo perchè non so più come comportarmi. Sono separato ufficialmente da Marzo 2005, ma effettivamente da Febbraio 2003. Dovrò aspettare fino a Marzo 2008 per avere il divorzio e potermi risposare. Ho conosciuto una ragazza (ora ha 41 anni) filippina di Manila via chat ed è, come si suol dire, scoccata la scintilla. In occasione di un viaggio di lavoro nelle filippine ho potuto conscerla di persona, conoscere i suoi parenti e vedere con i miei occhi il suo stile di vita. Questa ragazza lavorava come insegnante di inglese all'università per coreani a Manila ed ora svolge attività di volontariato con la sua chiesa, fa lezioni a domicilio e gestisce in proprio un asilo. Il primo tentativo di farla venire in Italia è stato fatto richiedendo un visto turistico per 3 mesi (il massimo consentito dalla legge). Il visto fu rifiutato, telefonai all'ambasciata a Manila, ma, dopo varie allusioni e basse insinuazioni sugli scopi finali di questa ragazza, mi venne detto che il rifiuto era dovuto a "non chiara posizione economica". Ribattendo che avevamo dichiarato onestamente che il lavoro era un'attività di volontariato e che avevo inviato una lettera d'invito (nella quale dichiaravo di sostenere tutte le spese, anche sanitarie) che sostituiva la documentazione bancaria richiesta, mi sentii rispondere: "Ci dispiace, ma se avesse bisogno ci richiami pure". Frase sibillina che a me è suonata come: "sgancia la mazzetta". Secondo tentativo: assunzione come collaboratrice domestica. Presentata la domanda (nel marasma che c'è stato quest'anno) non si sa più che fine abbia fatto. Ho chiamato li sportello unico della prefettura di Genova (che avrebbe dovuto convocare me ed il lavoratore per la firma del contratto, ecc.), ma mi sono senti rispondere che non ne sapevano nulla e che, probabilmente, essendo cambiato il governo, aspettavano di saper cosa fare (!!!!). Terzo tentativo: ho fatto iscrivere la ragazza ad un corso estivo per stranieri tenuto dall'Università di Genova e, grazie al suo curriculum d'insegnante, ha vinto una borsa di studio per frequentare quel corso. Nonostante l'Università abbia anche mandato l'originale della convocazione a Manila, più tutto il resto della documentazione: lettera d'invito, curriculum, documenti, ecc., il visto è stato nuovamente rifiutato con la solita formula dell'art. 4 comma 2 e 3 del TU 286/98 e legge del 30 Luglio 2006 n. 189 e del ricorso al TAR del Lazio. Ora la mia domanda è: "Se facessi le cose illegalmente, sarei più soddisfatto"? Siamo invasi da sudamericani semplicemente perchè loro non hanno l'obbligo del visto (ho controllato sul sito del ministero degli interni) ed una ragazza filippina che volesse visitare l'Italia o si sposa o non c'è verso che possa venire? Potete aiutarmi? Io vorrei, se possibile, trovarle un lavoro perchè possa restare, ma almeno averla qui qualche mese. VI ringrazio in anticipo per tutto l'aiuto che potete darmi.

Risposta:
Comprendiamo il suo disappunto sulle difficolta' che si incontrano per entrare regolarmente in Italia. Se ha prova dell'avvenuta spedizione della domanda di nulla osta allo Sportello Unico di Genova, attenda, perche' ancora le procedura per la convocazione non sono iniziate in molte Prefetture. Quanto ai dinieghi di visto, l'unico modo per contrastarli e' impugnarli al Tar Lazio.
Aduc Immigrazione
 
 
 
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