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Extracomunitario coniuge di cittadina italiana
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Lettera 
6 ottobre 2018 0:00
 
Buongiorno, sono cittadina italiana in gravidanza di due gemelli al settimo mese sto aspettando la pratica per ottenere carta di soggiorno per il mio marito extracomunitario. Tante attese e file, due giorni fa mi fanno che dobbiamo pagare altri 70,46 euro per PSE, pur essendo coniugi di cittadino italiano comunque entrambi non abbiamo reddito, perciò bisogna fare altra pratica, elettronico. Il bello è che sanno già che avevo chiesto in anticipo l’appuntamento in quanto non sono in grado di lavorare e che facciano presto la pratica perché mio marito possa andare a lavorare; pure avevo chiesto se poteva già lavorare con la sua prima ricevuta ed hanno detto no. Ieri mi dicono è cambiata la normativa, quindi nuova pratica, nuove impronte digitali, se vuole fare faccia altrimenti ho altri da seguire e mi risponda se suo marito ha CF perché molti ne hanno già anche se non hanno ancora in mano permesso di soggiorno di primo Ingresso, nuova normativa ve le potete trovare sul sito da leggere. Poi ci ha fatto firmare lingua formazione ed accordo integrazione. Mio marito si è sentito malissimo, quando ha letto gli accordi di integrazione: rispetto, educazione, integrazione in Italia, tante belle cose, invece allo sportello ci trattino in quel modo. Ora la nuova pratica come sentito segue art. 19.
Domanda mia: una pratica in corso, perché possono cambiare i modi di fare un momento all’altro solo per quanto è cambiata la normativa? Dovrebbe applicare a coloro che hanno chiesto ora la pratica, ma non sospendere una in corso, o no?
Poi mio marito ha diritto di ottenere carta di soggiorno pur non avendo reddito? Siamo sposati e io ho cittadinanza italiana.
Poi per fare CF per mio marito chi dobbiamo rivolgere senza permesso o carta di soggiorno in mano?
Quali sono le normative più recenti immigrati coniugi di cittadino italiano?
Grazie
Qiu Miao, dalla provincia di IT

Risposta:
c'è qualcosa che non torna nella sua narrazione. Da quanto ci dice immaginiamo che la Questura abbia verificato l'impossibilità di concedere la carta di soggiorno per familiari di cittadini UE poichè manca una base reddituale (lei non lavora, suo marito per le norme applicabili - d.lgs. 30 del 2007 - dovrebbe essere a suo carico). Detto questo, trattandosi di coniuge di cittadino italiano suo marito è comunque inespellibile finchè convivrete, come prevede l'art. 19 del testo unico in materia di immigrazione d.lgs. 286/1998, e di conseguenza ha diritto ad uno speciale permesso di soggiorno che consentirà di svolgere attività lavorativa. In questo caso la legge non prevede la possibilità di svolgere attività lavorativa con il solo cedolino. Se avete necessità di richiedere il codice fiscale potete rivolgervi, anche subito, all'Agenzia delle Entrate.
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