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Diniego di visto per motivi di turismo
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Lettera 
29 giugno 2006 0:00
 
Il mio ragazzo tunisino vorrebbe venire a trovarmi per qualche giorno e pertanto ha necessita' di un visto d'ingresso per l'Italia. Ha inoltrato regolare domanda all'Ambasciata italiana a Tunisi ma, pur presentando la documentazione richiesta, il visto gli e' stato negato, sembra perche' carente di ulteriore documentazione inerente la sua attivita' lavorativa. E' possibile negare un visto richiesto per soli fini turistici, considerato che il mio ragazzo ha appena aperto una agenzia di viaggi nel suo paese e non intende venire in Italia per restarci? C'e' qualcosa che posso fare io dall'Italia affinche' lui ottenga il visto necessario? Grazie mille per il Vostro aiuto.
Sandra

Risposta:
Ci sono arrivati diverse segnalazioni sulla prassi di alcune ambasciate italiane che chiedono allo straniero copiosa documentazione sulla propria attivita' lavorativa nel Paese di provenienza. Presumibilmente lo scopo e' quello di indagare le "possibilita'" che ci sono che lo straniero non faccia ritorno nel suo Paese. Il ragionamento potrebbe essere piu' o meno il seguente: se hai una attivita' o un lavoro stabile vai in Italia per turismo, altrimenti vai in Italia per rimanere da clandestino, una volta scaduto il visto. Riteniamo dubbia la legittima di simili prassi, sebbene vi sia una norma che consente indirettamente all'ambasciata italiana di stabilire "eventuali requisiti integrativi resi necessari da particolari situazioni locali" (art. 5 d.p.r. 394/99). A fronte di un diniego di visto, comunque si puo' proporre ricorso al TAR.
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