Cara Aduc, vi scrivo in relazione alla richiesta della carta di soggiorno della mia fidanzata, cittadina della Rep. Ceca e quindi comunitaria e allo sgradevole trattamento ricevuto. Il sito della P.S. riporta "... hanno diritto a richiedere la carta di soggiorno... (7) qualora fosse presentata per risiedere sul territorio nazionale..." Questo e' il nostro caso, la cittadina comunitaria NON HA intenzione di lavorare in Italia e puó provare mezzi di sostentamento sufficienti. Dopo varie peripezie in vari uffici (Commissariato di quartiere, sportello unico per l'immigrazione di Roma) siamo approdati alla Questura di Roma, Via Teofilo Patino, Uff. Immigrazione. L'agente allo sportello si e' rifiutato di ricevere la documentazione adducendo che la legge NON vale per i cittadini della Rep. Ceca in quanto Neocomunitari, si e' rifiutato inoltre di porre per iscritto il suo rifiuto ed ha chiuso l'incontro con la frase"... venga con un tribunale se vuole io non le accetto questa domanda, avanti il prossimo". Che deve fare un cittadino in questa situazione, a chi mi devo rivolgere? Grazie.
Luca, da Roma

Risposta:
Non comprendiamo a che titolo la sua fidanza chieda la carta di soggiorno (come neo-europea?). Se si', le ricordiamo che i cittadini comunitari non hanno diritto incondizionatamente ad una carta di soggiorno, ma solo in quanto residenti e per motivi che devono dichiarare (lavoro, studio, famiglia ecc.) Cio' premesso, per quanto riguarda l'atteggiamento della questura, faccia le sue richieste tramite raccomandata ar di messa in mora clicca qui e intimi, l'accettazione della istanza (previa immediata fissazione di appuntamento) e la definizione della stessa con provvedimento scritto, pena l'azione legale e l'esposto per omissione d'atti d'ufficio.
Aduc Immigrazione