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Assunzione clandestino
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Lettera 
14 settembre 2017 0:00
 
Buon giorno,
vorrei assumere regolarmente una donna ucraina di 53 come badante attualmente residente in Italia ma il cui permesso è scaduto da mesi e quindi è a tutti gli effetti una clandestina. Aggiungo che in Italia vi è la figlia incinta in procinto di partorire a breve, e che sposerà un Italiano a Dicembre. Avrei le seguenti domande: se rientra in patria allo scopo di ripetere l'iter burocratico dell'assunzione, alla frontiera le verrà messo il timbro di clandestina e non potrà più rientrare? Il timbro le verrebbe messo anche se rientrasse per via aerea? E se rimanesse invece in Italia, una volta che la figlia ha partorito e si è sposata potrà più facilmente rientrare con un permesso per motivi familiari che le consentirà anche l'assunzione? Se invece rimane in Italia come clandestina e la pago in nero, quali sono i rischi penali che riguardano il sottoscritto? Avete infine qualche suggerimento che mi aiuti a risolvere la questione? Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
Danilo, da Lissone (MB)

Risposta:
uscire dal territorio non le garantirà alcun reingresso, dal momento che non v'è al momento alcun flusso aperto per lavoratori stranieri. Rimanere in Italia, con i rischi di clandestinità, le consentirà però, una volta convivente con cittadino italiano (il nipotino nascituro), di usufruire della possibilità di ottenere un pds per motivi familiari (ex art. 19 terzo comma t.u. immigrazione).
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