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19 maggio 2023 23:47 - vittolu
E’ interessante che dopo un articolo (“La sostituzione etnica e le paure demografiche” del 7 maggio), ne siano seguiti altri due sullo stesso argomento a pochi giorni di distanza (“Natalità, etnia e politica. Perché sono esplosive” e quello qui presente “Demografia. Come va il mondo. Il ruolo dell’Italia”, in cui nonostante il titolo si torna a polemizzare sulla “sostituzione etnica”). Forse è un modo per evitare che gli argomenti dei post contrari all’impostazione del primo articolo siano letti e condivisi da altri lettori? Comunque sia, mi sembra che si tenti ancora di indirizzare l’attenzione dei lettori alla punta del dito, invece che alla luna che il dito vuole indicare.
L’espressione “sostituzione etnica” è sicuramente infelice, ma che comunica l’urgenza di affrontare la miscela di condizioni, propria dell’Italia, rappresentate da a) essere punto di arrivo di flussi migratori irregolari o non controllabili, che siamo obbligati ad accogliere e che non possono proseguire verso altri Paesi perché, essendo irregolari o non avendo le qualifiche richieste, nessun Paese li vuole; b) la bassa natalità della popolazione italiana, che fa intravedere la insostenibilità delle pensioni future per i nostri figli di oggi; c) la scarsa disponibilità di posti di lavoro e la scarsa disponibilità di persone con le qualifiche richieste, che fa esacerbare il contrasto tra la mancanza di politiche che favoriscano l’occupazione dei nostri giovani e le politiche di accoglienza (dovuta, ma che sottraggono risorse per le altre politiche), in assenza di azioni efficaci di inclusione sociale degli immigrati irregolari, che in quanto tali, rimangono nel limbo dei centri di accoglienza oppure scompaiono sul territorio (lavoro nero? Spaccio? Ecc.). Non è così? Chi ha statistiche credibili su questo buco nero le presenti, ma la casistica delle cronache giornalistiche ci suggerisce molte cose, altro che pagamento delle tasse e sostegno alle pensioni.
Ma se le soluzioni che questo governo sta cercando di mettere a punto, anche ponendo il problema a livello europeo, sono così sbagliate, quali sono le soluzioni giuste? La passività dei governi precedenti, perché tanto il mondo è tutto interconnesso? La visione complessiva delle dinamiche mondiali è utile ma non basta: le soluzioni devono essere praticabili e le soluzioni praticabili per l’Italia le deve trovare il governo italiano. Anche l’Unione Europea, come vediamo, cerca di rimanerne fuori. O pensiamo che i giovani indiani (il paese che risulta crescere più velocemente, quindi tra quelli con la maggiore percentuale di giovani) pagheranno le pensioni degli italiani e l’accoglienza degli immigrati irregolari in Italia?
6 maggio 2023 22:01 - enniusfirst
Maxia, riassumiamo, tifa per la denatalità dell'Italia e l'abolizione delle frontiere italiche per favorire l'immigrazione, il tutto per il bene dell' Umanità, citando , come esempio, Israele .

Bastano due fatti per smentirlo.

"Il tasso di fecondità in Israele è oggi di 3,11 figli, più del doppio che in Italia (1,32 figli per donna).".

Per quanto attiene l'immigrazione in Israele, essa riguarda da decenni nella quasi totalità ebrei provenienti da paesi nei quali si trovano a ... disagio [Russia, Ucraina, Bielorussia ...] come afferma il presidente dell'Agenzia Ebraica Doron Almog:

“L’Aliyah (immigrazione) ha un’importanza vitale per Israele. Esprime la sua natura come Stato dell’intero popolo ebraico e la sua relazione strategica con l’ebraismo mondiale."

"La maggior parte degli immigrati di quest’anno... “include professionisti in settori come medicina, ingegneria e istruzione”.

Disse un saggio ebreo: ‘Un bambino senza genitori è un orfano, ma una nazione senza figli è un popolo orfano’”.
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