gentile Corsar
vede, mentre lei ci ha spiegato bla bla, i nostri disperati
partono lo stesso coi gommoni. E quindi? In attesa che ai
suoi bla bla e a quelli di chi condivide quel che lei dice,
che si fa?
Io rispondo, Lei mi sembra di no, specificando che si
dovrebbe fae in altro modo... e quelli partono...
saluti
1 dicembre 2019 18:02 - enniusfirst
Se esistono navi che di proposito si pongono a qualche
chilometro dalla costa libica per attendere e raccogliere i
migranti/naufraghi, sapendo che quest'ultimi non cercano un
porto sicuro qualsiasi bensì essere sbarcati in Europa,
come non chiamarle ' taxi del mare' ?
Il fatto che non siano in combutta con gli scafisti,
significa forse far venire meno questa definizione ?
Io, come milioni di altre persone ( tutti sovranisti ? ) ,
riteniamo che questa definizione abbia un reale fondamento e
che negarla sia mistificare la realtà delle cose.
E ribattere accusando i sostenitori di tale opinione di
voler alzare muri nei mari con espressioni del tipo:
' ... un mondo basato su paura, incubi, terrore e
conseguenti punizioni di chi sgarra anche solo per aver
detto che i muri non vanno bene.' ,
significa, in sostanza, giungere a questa conclusione :
quanto sono progressista e umanitario io e quanto sei
retrogrado e inumano tu, ignorando volutamente che questi
... sovranisti chiedono non il fermo dell'immigrazione
bensì una gestione più controllata ed efficace di quella
attuale che, in fondo, sia utile anche agli stessi immigrati
salvati e poi abbandonati in buona parte alla malavita come
le statistiche carcerarie dimostrano.
Per cui, VDonvito, ogni tanto scenda dalla cattedra e
ritorni tra gli ... umani ..
1 dicembre 2019 17:32 - corsar
Gentile Donvito, grazie. Ora posso fregiarmi di un’altra
sua medaglietta, quale stratega oltre che
“cazzeggiatore”.
Non vorrei tediare troppo chi eventualmente potrebbe
attardarsi a leggere le ns. righe e perciò non prolungherò
troppo questa polemichetta.
Mi permetto solo di constatare che nel mondo – il mio e
suo – nei mari non ci sono (come potrebbero esserci?) dei
muri, ma si stanno ampliando i cimiteri. Il “buon senso”
che lei cita dovrebbe spingere tutti coloro che hanno potere
e mezzi ad adoperarsi con azioni che impediscano alle
persone di avventurarsi in mare aperto su natanti
improvvisati ed inadatti a preservarne la vita.
Chi si propone a poche miglia dalle rive in attesa di
raccogliere questi disperati per “traghettarli” verso i
porti dell’altro continente a me pare (forse mi sbaglio)
che anche non volendo sia loro di stimolo ed incentivo
all’avventura.
Il mio palese convincimento è che le ONG, in questo
circoscritto contesto, finora non abbiano ottenuto il
risultato di scoraggiare questi comportamenti che mettono in
pericolo la vita non solo degli adulti, ma scelleratamente
anche di infanti e gestanti.
La mia domanda, cui lei comunque non ha dato risposta se la
conosce, intendeva cercare di far riflettere su questo
aspetto.
Anche senza il mio intervento, chi si avventura su quei mari
vive già in uno stato di paura e terrore. Se esistesse un
muro in mezzo al mare (e non è questo ciò che voglio o che
abbia detto volere, nonostante lei mi affibbi con
prodigalità convincimenti e distintivi) forse non
rischierebbe di perdere anche la propria vita.
Auguri di Buone Feste.
30 novembre 2019 8:56 - VDonvito
gentile Corsar
credo che la filosofia del cazzeggiatore sia quella di
ignorare dati, realtà e informazioni che hanno ufficialità
(altri dati non fanno testo), e basare i propri lanci su
convincimenti propri e, come nel suo caso, nella
provocazione con domande sensa senso.
Aver individuato questa sua strategia (pensi un po', le do'
la medaglietta di stratega...) lei me lo rigira su un
presunto mio "nervo scoperto".
Suvvia, il buon senso alberga un po' ovunque. Ed è bene
usarlo, soprattutto se si vogliono vincere delle battaglie e
affermare la validità di alcuni principi, per quanto i suoi
presumo siano all'opposto dei miei.
Ma forse pe lei vincere è solo cercare di ridicolizzare il
presunto avversario, non dimostrare che quello che lei
sostiene è migliore. Ed è forse per questo la sua domanda
sulle ONG che vanno a salvare le persone direttametne
prendendole dal porto di Tripoli.
Per quanto possa esistere un suo mondo in cui nei mari ci
saranno i muri, mi consentea di farle osservare che, se
realizzato, sarebbe un mondo basato su paura, incubi,
terrore e conseguenti punizioni di chi sgarra anche solo per
aver detto che i muri non vanno bene.
Buona fortuna.
29 novembre 2019 14:23 - corsar
Gentile Donvito, ho forse toccato un nervo scoperto?
Senza polemica, il comunicato esprime un “convincimento”
circa l’opera delle ONG, supportando la tesi che nega
abbiano di fatto operato quali traghettatori di extra
comunitari tra le sponde del Mar Mediterraneo.
Confrontandomi nel cercare di capire, ho semplicemente
chiesto se si sia mai verificato qualche episodio (che
finora ignoro) nel quale una qualsiasi ONG abbia traghettato
in un “porto sicuro” del continente di partenza coloro i
quali sono stati correttamente tratti in salvo a poche
miglia da quelle sponde.
In risposta ricevo un garbato ma, mi consenta, poco elegante
invito a non “cazzeggiare”.
Cordialità.
29 novembre 2019 12:21 - VDonvito
Corsar
ma lei discute per capire, confrontarsi o cazzeggiare e,
magari (ma anche questo non è detto, vista la sua domanda)
trovare ragioni ai suoi convincimenti? Che risposta pensa
che possa essere forita alla sua domanda? Suvvia.
Usiamo questi spazi per confronto. Grazie
28 novembre 2019 23:43 - corsar
Pongo un quesito. Come mai le navi delle ONG che,
encomiabilmente, raccolgono gli extra comunitari in mare
attraversano il mediterraneo per sbarcarli su un altro
continente?
Non potrebbero più rapidamente dirigersi su un porto
africano, ancorché "sicuro"? Facendo patire meno il mal di
mare agli extra comunitari e rendendosi anche liberi in
anticipo per effettuare ulteriori salvataggi?
Gentili Mastrantoni e Donvito, avete notizia di una
qualsiasi ONG che abbia almeno effettuato un tentativo in
questo senso?
24 novembre 2019 15:22 - enniusfirst
Doveroso è riportare dati corretti per inquadrare il
fenomeno dell'immigrazione .
Rimane, comunque, il problema della sicurezza legato a detto
fenomeno che, a mio avviso, i Donvito e Mastrantoni cercano
di annacquare.
Sentiamo il capo della Polizia Franco Gabrielli cosa dice al
riguardo.
«I dati sulla criminalità sono incontrovertibili, da 10
anni c’è un trend complessivo di calo dei reati. Ma
c’è anche, negli ultimi anni, un aumento degli stranieri
coinvolti tra arrestati e denunciati, questo è
inequivocabile».
"Gli stranieri - ha spiegato - sono responsabili del 33% dei
reati; ed essendo il 12% della popolazione questo dà la
misura del problema"
Da un punto di vista statistico il rapporto tra un
cittadino italiano e la criminalità è dello 0,75%. Lo
stesso rapporto calcolato per uno straniero è del 33%,
cioè oltre 40 volte tanto.
Per cui ...Houston, abbiamo un problema....
21 novembre 2019 13:39 - VDonvito
gentile billy51,
i suoi dati, su cui immaginiamo fondi la sua opinione, sono
sbagliati. I non-italiani nelle nostre carceri sono circa il
35% della popolazione carceraria e non 60-70% come dice lei
(dati DAP:
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14_1.page?facetNo
de_1=0_2&facetNode_2=3_1_6&facetNode_3=0_2_10&facetNode_4=0_
2_10_3&contentId=SST225660&previsiousPage=mg_1_14)
I costi giornalieri a detenuto sono intorno a 150 euro e non
3-400 come dice lei (dati DAP:
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14_1.page?content
Id=SST957890&previsiousPage=mg_14_7).
Ne faccia tesoro, se le interessa, ovviamente, per farsi
un'opinione a dimensione del reale.
saluti
VD
20 novembre 2019 17:40 - billy51
Si rimane basiti nel leggere certi articoli.Si vede che
l'articolista vive in un mondo tutto suo e non si sforza
nemmeno di valutare la situazione carceraria composta del
60-70% di stranieri e che costa ai cittadini italiani
300-400€ al giorno di vitto e alloggio.Ma non abbiamo
ancora capito che la comunità europea fa e disfa a proprio
piacimento con la complicità di politici italiani che
mirano ad un proprio arricchimento personale e del popolo
italiano se ne fregano altamente????Perchè in Romania chi
delinque va in carcere e lavora, ma se non lavora non
mangia?????Le mie sono fonti vere.Smettiamola con storie da
libro cuore e guardiamo in faccia alla realtà!!!
20 novembre 2019 14:43 - dariap
Vero! Anche noi italiani pagavamo i delinquenti libici per
entrare di prepotenza in casa altrui, e pure noi spacciavamo
e chiedevamo soldi nei parcheggi. E anche a noi italiani ci
mantenevano gratis in hotel per 2 anni. Bravo/a
l'articolista