D'accordo....ma chi è che fa bene in questo Paese? Non
certo il Popolo che, pecora e eterogeneo com'è (non si può
classificare un provvedimento a nome del Popolo che è nome
collettivo, ma singolare) e più o meno stupido (penso
socialmente) come par che dica anche lo storico Gentile, e
non certo, pertanto, quei rappresentanti del Popolo medesimo
che sembrano scelti apposta fra i più asini e
incompetenti(almeno politicamente) di Esso(popolo), ma
tuttavia ufficializzati a furor di masse e costosissimi
delegati; spesso solo bravissimi a farsi mettere su in
poltrona.
Non certo la burocrazia, le ideologie, le forze armate, di
sicurezza, dell'ordine ecc.. Non certo tutte le
organizzazioni di ogni idealismo. Non certamente le opere
pie, le religioni, le ONG, i volontari(bravi cittadini ma
che svolgono meritevoli opere pie dettate dalla propria
cultura di bontà, ma diretti spesso dalla speculazione), le
mafie(ormai per la maggiore) che traggono vantaggi, la
Economia di produzione e il commercio che sono avvantaggiati
per produrre derrate, alloggi, suppellettili atti al
mantenimento di milioni di persone che-poveretti-non
producono nulla, ma in modo effimero e legate alle
banderuole più inimmaginabili delle scelte politiche più
imbecilli.
Allora, una volta per tutte...chi fa bene e chi fa male?
Cosa umanamente vogliamo che possano fare alcuni politici
allo sbaraglio divenuti immediatamente bravi dopo un'ora
dall'elezione? Chi ha loro insegnato a come usare la
bacchetta magica delle grandi e buone decisioni? Se tutto
ciò è frutto consequenziale della parola "democrazia"
questo caos dobbiamo tenercelo così com'è e accettare la
storia futura come ineluttabile.
Non credo esistano regimi buoni e cattivi, ma semplicemente
incapaci. E lo dimostrano i crolli via via dei grandi
dittatori, politici, imperatori, ideologi movimentologi, che
hanno sempre provocato più danni che vantaggi. E la
democrazia, come intesa oggi basata sui numerini, produrrà
lo stesso destino.