COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
30 maggio 2018 10:13 - pars
non si tratta di una semplice valutazione di tipo politico quella effettuata dal PDR, ma credo che ci abbia visto lungo e non sia caduto nel tranello.
Inserire una figura ''moderata'' come quella di Conte alla presidenza del consiglio per tranquillizzare il PDR sulle modalità di ''ridiscussione'' dei trattati per poi inserire una figura come quella di Savona all'Economia (ministero per il quale il PDR aveva già espresso l'intenzione di avere un occhio di riguardo) avrebbe comportato la subalternità del presidente del consiglio al ministero dell'economia.
Si dice che il PDR ha censurato delle idee, un'opinione, che abbia leso il diritto di ciascuno di manifestare la propria opinione. Mi sono interrogato sul punto ed effettivamente il bilanciamento effettuato è davvero arduo. Tuttavia credo che l'azione del PDR rientra nei suoi compiti e in relazione a tali valutazioni, dove lo iato tra i diritti dell'individuo e gli interessi generali si assottiglia, il compito diventa arduo.
Nel merito delle valutazioni, è vero il presidente ha censurato un'opinione, ma ha censurato un'opinione che rischiava di andare in contrasto con i principi fondamentali della Carta che è chiamato a garantire (in particolare credo che le idee del prof. Savona contrastino con l'art. 11) oltre che ai diritti rientranti nella parte I titolo III Cost (che, sempre per me, avrebbero dovuto cedere rispetto al diritto dell'individuo di esprimere e portare avanti una propria idea).
Sul punto che riguarda la determinazione dell'indirizzo politico credo che non ci sia stata nessuna invasione di campo in quanto la presidenza del consiglio non è stata intaccata, così come non è stato intaccato il programma/contratto presentato. Credo che sia stata più la volontà di non governare o la volontà di far consenso attraverso la caciara a non far partire questo Governo.
Da ultimo la politica è un'idea portata avanti così come la nostra Costituzione e nata da idee portate avanti come quella antifascista, quella che pone l'individuo al centro e non lo Stato, quella dell'eguaglianza formale e sostanziale.. e compito del PDR è quello di cercare di far stare tutti all'interno del recinto costituzionale.
30 maggio 2018 8:07 - salvatore4407
Al Sig. Moretti rispondo che insigni costituzionalisti hanno bocciato totalmente la presa di posizione del Presidente della Repubblica.

Quest'ultimo non può rifiutare la nomina di un ministro proposto dal Presidente del Consiglio sulla base di un giudizio politico, ma solo su una sua inidoneità a ricoprire l'incarico.
In altre parole può rifiutare la nomina di persone che non diano affidamento ad adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina e onore secondo l'art.54 della costituzione.

Le motivazioni del Mattarella, che derivano dallo "spauracchio" che il ministro proposto possa causare ai mercati e agli operatori economici e finanziari non è condivisibile perchè tale opinione oltre che di carattere politico non può interferire nei meccanismi della democrazia costituzionale.Nel nostro ordinamento solo le scelte degli elettori determinano la scelta dei governi, non le reazioni dei mercati finanziari.
29 maggio 2018 19:36 - NN1999
I due dudù non sono riusciti a farsi un dudù tutto loro.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)