Certo, se uno fuori di testa ammazza il primo nero che passa
per strada allora è razzismo e i compari neri con i
compagni rossi fanno dimostrazioni sfasciando le città; se
invece un nero di nome Kabobo, ve lo ricorderete, ammazza a
picconate tre bianchi e ne ferisce gravemente altri due
allora è perché era malato di mente e nessuno, tanto meno
i compagni rossi muovono un dito. Che SCHIFO!!!
12 marzo 2018 9:17 - dario2013
Chissà se ha trovato il tempo per fermarsi ed offrire la
coklazione a quella povera italiana di 18 anni uccisa e
fatta a pezzi (!) da quelli che non cavalcano la paura, non
sono razzisti nè fascisti, ecc. Uccisa perchè bianca, un
particolare sfuggito ai sinistri nostrani. E non abbiamo
visto (sempre i sinistri) stracciarsi le vesti, organizzare
manifestazioni, andare in giro per la città a sfondare
vetrine e fioriere! Perchè in questo bellissimo,
civilissimo e democratico paese non si fa un bel referendum
per chiedere ai Cittadini come vogliono vivere, cioè se
vogliono o no l'immigrazione voluta dal grande capitale e
dai suoi schiavi sinistri?
11 marzo 2018 11:49 - Saivadore
Purtroppo esiste il problema di una ostilità esplicita o
meno da parte di una gran parte della popolazione nei
confronti degli immigrati generata dall'arrivo incontrollato
di una massa enorme di individui in fuga da guerre e
miseria. Come si può pensare di poter offrire accoglienza a
intere popolazioni senza la prospettiva di una loro
integrazione con un lavoro che non c'è neppure per i
giovani italiani? A lungo andare questa situazione,
sicuramente insoddisfacente anche per gli stessi immigrati,
porterà a creare fasce sociali di disadattati che
accresceranno i problemi di convivenza e sicurezza. Non si
risolvono dette situazioni con il buonismo dell'offerta di
una colazione al bar o ignorando il problema, ma regolando
l'afflusso immigratorio ad un numero di persone che è
realistico integrare e accogliere civilmente e non come
succede attualmente, talvolta, speculando sulla pelle di
questi poveracci.