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15 maggio 2008 0:00 - Ameglio Ernesto
Il tema emigrazione è attuale e triste, soprattutto quando vi sono di mezzo i bambini, confrontati alla situazione attuale, certe leggi bisogna osservarle. L'Italia versa in condizioni più che Risultato, le nascite sono le più basse d'Europa. Allora è giusto limitare l'afflusso indiscriminato. I servizi proposti, dovrebbero, risolvere rapidemete la situazione di coloro che lavorano. Chi non lavora e vive diciamo alla macchia della società, rientri a casa sua. Disgraziatamente, in Italia, tutto funziona al rallentarore, quando funziona.
3 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Signora Moretti, mi scusi se mi permetto ma, l'illuminazione anche se moderata è ben altro, poiché delle istituzioni che sono a conoscenza di un crimine e lo tollerano, sono sicuramente resposanbili come i criminali che lo perpetrano. E non sono certo illuminate. A Natale per gli incaricati che curavano l’immagine dei partiti, l’ultimo bussiness remunerativo politicamente furono i bambini, i figli degli immigrati, i figli dei clandestini. Cui a Milano si negavano gli asili nido.

I clandestini in Italia, lavorano al nero, a paghe più basse, non pagano le tasse e usufruiscono gratuitamente dei nostri servizi sanitari, che non riceve i loro contributi; se il lavoro al nero è considerato dal lessico usato dai benpensanti semplicemente come sfruttamento della mano d’opera, io invece lo considero una forma di schiavismo. Da cui un clandestino difficilmente potrà mai affrancarsi grazie alla tolleranza politico-amministrativa di cui godono i negrieri che li sfruttano.

In Italia non c’è lavoro, questo è il motivo per cui il precariato non decollerà mai, nonostante ciò si è aperta la porta ad altre 170mila richieste di lavoro, da parte di povera gente che, in cerca di una dignità nel proprio paese d’origine negata, crede illusoriamente di trovare il paradiso nel nostro paese; le richieste arrivate son fino ad ora più di 700mila e, il Governo Prodi, prima del tracollo elettorrale stava incoscientemente già meditando su come fare per per dare legalità anche alle altre 530mila richieste, un follia questa, poiché chi lavora al nero non essendo in regola, con i new-entry, lavorererebbe al nero tutta la vita.
Resterebbe uno schiavo oltretutto a spese nostre nel nostro paese.
signora Moretti, l'Italia è un paese governato malissimo in materia di immigrazione e di lavoro




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