Il tema emigrazione è attuale e triste, soprattutto quando
vi sono di mezzo i bambini, confrontati alla situazione
attuale, certe leggi bisogna osservarle. L'Italia versa
in condizioni più che Risultato, le nascite sono le più
basse d'Europa. Allora è giusto limitare l'afflusso
indiscriminato. I servizi proposti, dovrebbero, risolvere
rapidemete la situazione di coloro che lavorano. Chi non
lavora e vive diciamo alla macchia della società, rientri a
casa sua. Disgraziatamente, in Italia, tutto funziona al
rallentarore, quando funziona.
3 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Signora Moretti, mi scusi se mi permetto ma,
l'illuminazione anche se moderata è ben altro, poiché
delle istituzioni che sono a conoscenza di un crimine e lo
tollerano, sono sicuramente resposanbili come i criminali
che lo perpetrano. E non sono certo illuminate. A Natale per
gli incaricati che curavano l’immagine dei partiti,
l’ultimo bussiness remunerativo politicamente furono i
bambini, i figli degli immigrati, i figli dei clandestini.
Cui a Milano si negavano gli asili nido.
I
clandestini in Italia, lavorano al nero, a paghe più basse,
non pagano le tasse e usufruiscono gratuitamente dei nostri
servizi sanitari, che non riceve i loro contributi; se il
lavoro al nero è considerato dal lessico usato dai
benpensanti semplicemente come sfruttamento della mano
d’opera, io invece lo considero una forma di schiavismo.
Da cui un clandestino difficilmente potrà mai affrancarsi
grazie alla tolleranza politico-amministrativa di cui godono
i negrieri che li sfruttano.
In Italia non c’è
lavoro, questo è il motivo per cui il precariato non
decollerà mai, nonostante ciò si è aperta la porta ad
altre 170mila richieste di lavoro, da parte di povera gente
che, in cerca di una dignità nel proprio paese d’origine
negata, crede illusoriamente di trovare il paradiso nel
nostro paese; le richieste arrivate son fino ad ora più di
700mila e, il Governo Prodi, prima del tracollo elettorrale
stava incoscientemente già meditando su come fare per per
dare legalità anche alle altre 530mila richieste, un follia
questa, poiché chi lavora al nero non essendo in regola,
con i new-entry, lavorererebbe al nero tutta la vita.
Resterebbe uno schiavo oltretutto a spese nostre nel nostro
paese. signora Moretti, l'Italia è un paese
governato malissimo in materia di immigrazione e di
lavoro