Io direi che andrebbero regolarizzati tutti gli
immigrati,anche entrati irregolarmente in Italia,che
pero' tassativamente abbiano un lavoro ed una
abitazione,entrambi seriamente verificabili con
rigore.Gli altri che non hanno questi requisiti,che
delinquono ecc... fuori,fuori,fuori,con pugno di
ferro,anche se in guanto di velluto,ma subito!!!Per i
nuovi arrivi,blindare le frontiere e fare entrare solo
quelli che ricevono dall'Italia(sia da singolo privato
che ditte,imprese,societa' ecc.un contratto di
lavoro ed una abitazione.
24 gennaio 2008 0:00 - Paolo 1
Abolire i flussi? Abolire l'immigrazione, e dare lavoro
ai disoccupati locali.
19 gennaio 2008 0:00 - massimo
Certo che devono essere abolite le quote d’ingresso. Nel
senso che deve essere “abolita” proprio l’immigrazione
di massa.
Si possono permettere ingressi e
permessi di lavoro solo nella misura in cui gli attuali
residenti emigrino: tanti italiani si trasferiscono
all’estero, tanti stranieri facciamo entrare in
italia. In questo modo il sistema rimarrebbe in
equilibrio. Anzi, visto che molto civilmente e molto
coscienziosamente la popolazione italiana stava già
diminuendo per compensare l’enorme espansione demografica
dal dopoguerra fino agli inizi degli anni ’70, dovremmo
permettere alla somma delle scelte individuali (=fare meno
figli e farli in età più avanzata) di concretizzarsi, di
attuarsi. Quindi dovremmo permettere alla società di
depopolarsi civilmente senza l’imposizione violenta
dell’aumento demografico tramite l’immigrazione di
massa.
Invece si vuole imporre
antidemocraticamente l’ “immigrazione”, su cui
chiaramente le forze antidemocratiche non vogliono fare
nessun tipo referendum (in ogni caso verrebbe disatteso come
gli altri), né permettere alcun tipo di controllo
democratico.
Risibile poi il tentativo di fare
passare l’immigrazione come un fenomeno di Libero Mercato,
è esattamente l’opposto. L’immigrazione di massa
è l’esatto opposto del Libero Mercato. Ma scommetto
che su questo punto si registrerà ancora una volta il
colpevole silenzio anche dell’Aduc.
Ormai la
“Immigrazione” è diventata una appartenenza ideologica,
una quasi-religione; e il “Libero Mercato” è diventato
un feticcio, un quasi-dio. Un dio che, come tutti gli dei,
ha solo bisogno di essere invocato per poter giustificare
qualsiasi porcata in suo nome ( è la vecchia funzione di
Dio, di qualsiasi Dio: eliminare gli scrupoli etici e
intellettuali negli uomini, e dare qualche parola in bocca
di chi non ha idee in testa e sentimenti nel cuore) , fino
ad essere usato per giustificare il proprio opposto,
l’immigrazione di massa in questo caso, giustificata in
nome del Dio-Libero Mercato, pur essendone esattamente
l’opposto.
19 gennaio 2008 0:00 - fabio
che dire...le porte per le povere donne provenienti
dall'est comunitario e destinate alla strada e per i
loro sfruttatori che poi stuprano e derubano su e giu'
per l'italia sono aperte...per chi ha voglia di lavorare
invece no..e peraltro lo costringiamo alla
clandestinita' per ovviare al suo diritto di
sopravvivenza...continuamo a favorire l'illegalita'
complimenti alle menti "geneticamente superiori" e
illuminate che governano questo paese dei balocchi.
20 dicembre 2007 0:00 - Franco
Meno clandestinità = meno sfruttamento e meno schiavitù.
Via qualsiasi quota d'ingresso!