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1 marzo 2008 0:00 - Vincenzo Masi
Io direi che andrebbero regolarizzati tutti
gli immigrati,anche entrati irregolarmente in
Italia,che pero' tassativamente abbiano un
lavoro ed una abitazione,entrambi seriamente
verificabili con rigore.Gli altri che non
hanno questi requisiti,che delinquono ecc...
fuori,fuori,fuori,con pugno di ferro,anche se
in guanto di velluto,ma subito!!!Per i nuovi arrivi,blindare le frontiere e fare entrare
solo quelli che ricevono dall'Italia(sia da singolo privato che ditte,imprese,societa'
ecc.un contratto di lavoro ed una abitazione.
24 gennaio 2008 0:00 - Paolo 1
Abolire i flussi? Abolire l'immigrazione, e dare lavoro ai disoccupati locali.
19 gennaio 2008 0:00 - massimo
Certo che devono essere abolite le quote d’ingresso. Nel senso che deve essere “abolita” proprio l’immigrazione di massa.

Si possono permettere ingressi e permessi di lavoro solo nella misura in cui gli attuali residenti emigrino: tanti italiani si trasferiscono all’estero, tanti stranieri facciamo entrare in italia.
In questo modo il sistema rimarrebbe in equilibrio. Anzi, visto che molto civilmente e molto coscienziosamente la popolazione italiana stava già diminuendo per compensare l’enorme espansione demografica dal dopoguerra fino agli inizi degli anni ’70, dovremmo permettere alla somma delle scelte individuali (=fare meno figli e farli in età più avanzata) di concretizzarsi, di attuarsi. Quindi dovremmo permettere alla società di depopolarsi civilmente senza l’imposizione violenta dell’aumento demografico tramite l’immigrazione di massa.

Invece si vuole imporre antidemocraticamente l’ “immigrazione”, su cui chiaramente le forze antidemocratiche non vogliono fare nessun tipo referendum (in ogni caso verrebbe disatteso come gli altri), né permettere alcun tipo di controllo democratico.

Risibile poi il tentativo di fare passare l’immigrazione come un fenomeno di Libero Mercato, è esattamente l’opposto.
L’immigrazione di massa è l’esatto opposto del Libero Mercato.
Ma scommetto che su questo punto si registrerà ancora una volta il colpevole silenzio anche dell’Aduc.

Ormai la “Immigrazione” è diventata una appartenenza ideologica, una quasi-religione; e il “Libero Mercato” è diventato un feticcio, un quasi-dio. Un dio che, come tutti gli dei, ha solo bisogno di essere invocato per poter giustificare qualsiasi porcata in suo nome ( è la vecchia funzione di Dio, di qualsiasi Dio: eliminare gli scrupoli etici e intellettuali negli uomini, e dare qualche parola in bocca di chi non ha idee in testa e sentimenti nel cuore) , fino ad essere usato per giustificare il proprio opposto, l’immigrazione di massa in questo caso, giustificata in nome del Dio-Libero Mercato, pur essendone esattamente l’opposto.

19 gennaio 2008 0:00 - fabio
che dire...le porte per le povere donne provenienti dall'est comunitario e destinate alla strada e per i loro sfruttatori che poi stuprano e derubano su e giu' per l'italia sono aperte...per chi ha voglia di lavorare invece no..e peraltro lo costringiamo alla clandestinita' per ovviare al suo diritto di sopravvivenza...continuamo a favorire l'illegalita' complimenti alle menti "geneticamente superiori" e illuminate che governano questo paese dei balocchi.
20 dicembre 2007 0:00 - Franco
Meno clandestinità = meno sfruttamento e meno schiavitù. Via qualsiasi quota d'ingresso!
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