Se devo dire la mia, forse è meglio abolire i flussi e
rendere libero l'accesso al mercato del lavoro italiano.
Almeno questo per tutti gli immigrati europei extra-UE.
Sicuramente così si eviterebbero molti inghippi
politico-burocratico-economici per il nostro Paese.
7 marzo 2007 0:00 - gio
caro enrico geuna...il voto è un diritto anche per gli
stranieri visto che rappresentiamo il 25% della forza lavoro
in italia e paghiamo le tasse..cmq io rimango cmq
sequestrato in Italia...Con quella direttiva io posso solo
tornare nel mio paese di origine dove ormai non ho piu
nessuno..con quel cazzo di cedolino non posso fare una
vacanza all'estero cn i miei amici...grazie Italia per
farmi sentire cosi italiano.
16 gennaio 2007 0:00 - Alessia
Nel corso del dottorato di ricerca che prevede la
partecipazione a congressi e collaborazioni all'estero,
il rinnovo del permesso do soggiorno viene fatto di anno in
anno con tempi di attesa spesso superiori ai 20 giorni. Il
Cedolino non permette la libera circolazione nell'area
Schengen. Tutto cio' danneggia la ricerca italiana e
l'imaggine dell'Università Italiana all'estero
oltre a marcare quotidianamente che la nazionalità è piu
importante della bravura.
9 settembre 2006 0:00 - fabio
il problema dell' inadeguatezza dell'apparato
burocratico organizzativo del rinnovo dei permessi di
soggiorno comporterà un forte impegno del governo
probabilmente con attribuzioni di competenze diverse
rispetto alle attuali, questo prevede risorse e formazione
del personale..riforme necessarie ma inevitabilmente lunghe.
nel frattempo il ministro bene ha fatto a ricordare la
presenza di leggi già in vigore che non ostacolano la
pienezza dei diritti del cittadino straniero nelle more del
rinnovo del permesso di soggiorno, quello che dobbiamo
segnalare è la non applicazione di queste leggi , infatti
le scuole di guida non consentono tuttavia ai cittadini
extracomunitari in rinnovo del permesso di soggiorno di
sostenere l'esame di guida...dura lex per chi non la
applica.
30 agosto 2006 0:00 - ENRICO GEUNA
Mi sono trovato sovente all'estero a dover combattere
con la burocrazia locale e quindi non ho richieste da fare
al Governo perché elimini il problema. Piuttosto
chiederei la reciprocità di trattamento per gli italiani
che chiedono permessi di soggiorno in paesi terzi. Non
me la sento di caldeggiare la concessione dei diritti di
voto a cittadini stranieri che, molte volte, delinquono o
non vogliono accettare le regole del paese che li
ospita. saluti Geuna