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 ITALIA - ITALIA - Maroni: sbarchi diminuiti grazie a respingimenti. Ma l'Ue: l'Italia rispetti i diritti umani
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10 settembre 2009 11:33
 
Non c'e' una ripresa degli sbarchi: i numeri parlano di un calo del 90% rispetto allo scorso anno. E non c'e' alcun problema con l'Europa, 'solo strumentalizzazioni'. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, taglia corto su critiche e polemiche: 'a me interessa bloccare l'arrivo dei clandestini ed e' cio' che sta avvenendo'. Indica quindi l'accordo con la Libia come una 'best practice' ai 15 colleghi dell'area balcanica riuniti a Brdo, in Slovenia, per la nona Conferenza regionale su immigrazione illegale, criminalita' organizzata, corruzione e terrorismo.
CROLLO SBARCHI IN ESTATE - L'accordo con la Libia, spiega Maroni, 'funziona perfettamente, come dimostrano i numeri: dall'1 maggio al 31 agosto del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15mila persone partite dalla Libia; nello stesso periodo di quest'anno siamo fermi a 1.400, con un calo del 90%. Io sono assolutamente soddisfatto'. Il crollo degli sbarchi e' coinciso con l'avvio dei contestati respingimenti e dei pattugliamenti con le tre motovedette cedute dall'Italia alla Libia.
BARROSO, ITALIA RISPETTI DIRITTI UMANI - Critiche alla strategia italiana sono arrivate dall'opposizione, ma anche l'Europa vuole vederci chiaro. Oggi e' emerso che il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Durao Barroso ha chiesto al premier Silvio Berlusconi e al primo ministro maltese Mifsud Bonnici che Italia e Malta rispettino i diritti umani nel contrasto dell'immigrazione illegale. Maroni precisa pero' che 'dalla Commissione non e' arrivata alcuna richiesta di spiegazioni all'Italia' dopo gli ultimi respingimenti verso la Libia. A luglio, ricorda il ministro, 'c'e' stata una richiesta di informazioni da parte della Commissione alla quale risponderemo nei tempi previsti, entro il 23 settembre. Ma - assicura - non c'e' bisogno di spiegazioni, cio' che facciamo e' perfettamente in regola e la Commissione lo sa, il resto sono polemiche strumentali'.
MARONI, ITALIA FA SUA PARTE - Quanto alle critiche di chi sostiene che prima di respingere i migranti l'Italia dovrebbe accertare la presenza di richiedenti asilo, il ministro osserva che 'chi ha a cuore il diritto di asilo dovrebbe piuttosto aiutare la Libia per i clandestini che ha sul suo territorio. Io - annuncia - il 21 settembre incontrero' l'Alto Commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres e parlero' anche di questo. Ci sono questioni che i singoli Paesi non possono affrontare da soli, devono intervenire anche Europa e Onu'. L'Italia, sottolinea, 'fa gia' la sua parte: noi ospitiamo oltre 100 mila rifugiati, possiamo occuparci di quelli che arrivano qui, non dei richiedenti asilo che sono in Libia e vorrebbero andare in vari Paesi'.
LIBERALIZZARE VISTI IN AREA BALCANICA - Ma il grosso dei clandestini arriva via terra e la rotta balcanica e' una di quelle privilegiate. Per arrestare questo flusso, secondo il titolare del Viminale, e' utile accelerare sulla liberalizzazione dei visti per i viaggi negli Stati Ue, argomento del quale si e' discusso oggi in Slovenia. Per ora, spiega Maroni, 'la Macedonia, Montenegro e Serbia sono quasi in regola, ma Albania e Bosnia hanno ancora tanti passi da fare.
L'Italia - propone - e' disponibile a supportare l'Albania in modo che gia' dal primo gennaio del 2010 possa adeguarsi alle norme che consentono di viaggiare nei Paesi dell'Unione senza visto'. Si tratta, aggiunge, 'di una svolta importante, perche' il sistema dei visti, con l'efficace controllo degli ingressi e' un mezzo per contrastare l'immigrazione illegale'.
 
 
 
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