I reati commessi da cittadini stranieri in Italia, nel 2009, sono diminuiti del 13,9%. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenuto in Aula al Senato dove era in corso la discussione su una risoluzione della III Commissione al Parlamento europeo per 'rafforzare l'approccio globale in materia di immigrazione'.

Si tratta di una diminuzione significativa rispetto al calo dell'1% registrato l'anno precedente. Un risultato, secondo Maroni, frutto della politica di contrasto all'immigrazione clandestina messa in atto dal governo che ha portato ha una diminuzione del 90% degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane (passati da 31.281 del 2008 a 3.185 del 2009).

Maroni ha difeso anche le norma che ha introdotto il reato di clandestinità e ha ricordato come, in pochi mesi, siano state 15 mila le denunce di immigrati clandestini in Italia.

Il ministro ha difeso l'accordo di amicizia con la Libia, stipulato nell'agosto del 2008, e i risultati che esso ha prodotto soprattutto nel contrasto ai flussi di immigrati clandestini. Le operazioni di respingimento, in tutto nove, sono state limitate nel tempo e hanno interessato 834 persone tutte riportate indietro in un quadro di legalità e di rispetto delle norme nazionali e internazionali.