No ai nuovi limiti agli immigrati dall'estero, no all'abolizione dei forfait fiscali per gli stranieri facoltosi e no all'aumento delle riserve auree della Banca centrale: gli elettori svizzeri hanno bocciato i tre quesiti referendari ieri al voto, respingendo con il 74,1 % la cosiddetta iniziativa "Ecopop", ("Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita"), che, in caso di vittoria del sì, avrebbe imposto drastici freni alla crescita della popolazione residente permanente in seguito a immigrazione. Nel Canton Ticino, dove a febbraio scorso il 68,2% aveva accolto l'iniziativa referendaria contro l`immigrazione e per rinegoziare l`accordo di libera circolazione con l`Ue, ieri l'Ecopop è stato bocciato con il 63% di "no". A parte un calo della partecipazione, che avrebbe contribuito a contenere il partito anti-immigrazione, "c'è un ritorno alla ragione, una presa di coscienza che il voto di protesta volto a "inviare un segnale alle autorità" può avere delle conseguenze eccessive e funesti", osserva Chantal Tauxe, nota editorialista de "L'Hebdo", in un articolo dal titolo "La giravolta del Ticino".