L'aggressione contro la leader delle donne marocchine in Italia, Dounia Ettaib, avvenuta venerdi' nei pressi della moschea milanese di viale Jenner e' ritenuta molto grave dalla prefettura tanto che alla ragazza e' stata assegnata una scorta. Dounia Ettaib e' diventata simbolo di emancipazione per tante donne islamiche per aver guidato la protesta ai funerali di Hina, la giovane pachistana trucidata dal padre lo scorso anno nel mese di agosto, perche' accusata di comportarsi da occidentale.
Dopo aver denunciato di essere stata minacciata e spintonata da due uomini che parlavano con accento magrebino, ai microfoni del Tg5 Dounia Ettaib ha detto che le sono state rivolte frasi del tipo: "Attenta, la bellezza non dura in eterno... Prenditi cura della tua". Ma lei non sembra intimorita, non si arrende e dice: "Sinceramente non riesco a dare una spiegazione logica a questa aggressione, la motivazione potrei associarla solo all'ignoranza e probabilmente anche al caso Hina. Forse qualcuno non vuole che si parli di quell'omicidio".
E poi aggiunge di essere certa e di voler "proseguire con la battaglia" intrapresa per liberare le donne immigrate.

'L'aggressione a Dunia ha risvegliato finalmente dal torpore le donne della sinistra che sulla questione delle immigrate hanno avuto da anni un atteggiamento di trascuratezza': lo afferma Daniela Santanche' che, per conto dell'Acmid, avrebbe dovuto rappresentare in Aula la parte civile al processo contro gli assassini di Hina.
'Dopo la denuncia pubblica di Barbara Palombelli e della sen. Paola Binetti, molte esponenti della sinistra mi hanno chiamato in queste ore per prendere iniziative comuni.
Finalmente dopo anni di battaglie solitarie con Suad Sbai, Dunia e le amiche dell'Acmid possiamo finalmente dire che sta cambiando qualcosa. Si sta rompendo questo insopportabile velo di silenzio verso la condizione di molte donne italiane che vogliono integrarsi perfettamente con le leggi del nostro paese dove esistono pero' purtroppo ancora troppi 'califfati' che lo vogliono impedire', conclude Santanche'.