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 ITALIA - ITALIA - Italia. Magdi Allam: Italia fabbrica di kamikaze
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4 luglio 2006 0:00
 
"In Italia e' presente una fabbrica di kamikaze". Lo afferma Magdi Allam in un'intervista pubblicata sul nuovo numero del mensile Pocket diretto da Daniele Quinzi. "Ci si culla nell'illusione che qui da noi non possa accadere nulla semplicemente perche' la punta dell'iceberg, a differenza di Spagna o Gran Bretagna, ancora non e' venuta a galla. Nulla di piu' sbagliato. Far finta di niente non cambia la realta': la fabbrica del terrore -rileva- e' saldamente radicata nel nostro Paese".
Il vicedirettore del Corriere della Sera critica l'atteggiamento troppo morbido tenuto dai governi italiani contro la minaccia dell'estremismo islamico: "E' l'intera classe politica italiana a mancare di senso dello Stato, a dimostrarsi incapace di difendere gli interessi nazionali e il bene comune". A giudizio di Allam l'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu "ha commesso un gravissimo errore... L'Ucoii e' la sigla che rappresenta i Fratelli Musulmani nel nostro Paese. I Fratelli Musulmani negano il diritto ad esistere di Israele, giustificano gli attentati terroristici. E l'Italia li ha scelti come interlocutori".
"La magistratura in Italia e' lo specchio del male comune che ha permeato la nostra societa'. E' afflitta da un eccesso di ideologismo: un attacco a quel buon senso che dovrebbe portare a salvaguardare il bene e l'interesse della collettivita'. Sono state emesse sentenze orientate dall'arbitrio che pervengono a conclusioni esilaranti, come l'equazione terroristi = resistenti. Ancor piu' grave -continua- e' che queste sentenze vengano emesse quando il reclutamento dei terroristi avviene all'interno del nostro Paese".
"Il lassismo e la cecita' che caratterizzano molti organi di informazione sono sotto gli occhi di tutti", aggiunge Allam, che promette di non cedere alle minacce degli estremisti islamici che lo costringono a vivere da tre anni sotto scorta: "Non faro' marcia indietro. C'e' una battaglia per la vita e per la liberta' da portare avanti senza indugio: sottostare alla paura e' la vittoria del terrorismo. Nascondere la testa sotto la sabbia equivale a lasciarsi sopraffare".
Magdi Allam lancia la proposta di istituire un ministero per l'Integrazione, l'Identita' nazionale e la Cittadinanza. Un progetto che "nasce da una convinzione: se gli italiani non sono di per se' in grado di affermarsi come modello rispettabile, se mancano di valori condivisi, di senso dello Stato, di identita', come possiamo pretendere di essere credibili nei confronti degli stranieri?"
"Questo ministero -conclude Allam- dovrebbe occuparsi dell'insieme della societa' italiana, non solo degli immigrati. Il rispetto della nostra cultura, della lingua, della legge, della religione e dei diritti. Un quadro condiviso di valori e conoscenze. Sono questi i requisiti indispensabili per una piena integrazione ed una convivenza armoniosa. Per riacquisire l'orgoglio dell'identita' nazionale, senza per questo chiuderci al dialogo esterno. Anzi, e' proprio il riconoscimento di se stessi a rendere possibile l'incontro con l'altro".
 
 
 
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