"Una tragedia che ricorda i dolori dell'immigrazione e che vale anche per il presente e il futuro". Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, prosegue il suo viaggio nei luoghi del lavoro italiano e giunge in Belgio per rendere omaggio alle vittime della tragedia nella miniera di Marcinelle 60 anni fa.
"La tragedia di Marcinelle - ha sottolineato Bertinotti - che ha deposto una corona di fiori al Sacrario dei lavoratori caduti, assieme al segretario della Cgil, Guglielmo Epifani - e' motivo di riflessione per l'oggi e per il domani. E' il drammatico pezzo di una storia che ha visto una parte del nostro popolo cercare all'estero quel lavoro che non c'era in Italia. Oggi ci ricorda la condizione dei tanti migranti che vengono in Europa e in Italia e che spesso si trovano in condizioni altrettanto drammatiche".
Bertinotti ha ricordato lo 'stillicidio di incidenti sul lavoro' i cosidetti 'omicidi bianchi' che ancora mietono vittime tra i lavoratori italiani e quelli immigrati: "non c'e' nessuna cosa piu' intollerabile nel lavoro - ha sottolineato - che la morte sul lavoro. Le recenti tragedie su cui ha richiamato l'attenzione il Presidente della Repubblica devono costituire il terreno di un impegno per bonificare il lavoro dal rischio degli infortuni e della morte".
Dopo la cerimonia al cimitero di Marcinelle, il presidente della Camera si e' recato sul luogo della tragedia al Bois de Cazier, dove oggi e' stato realizzato un museo e dove Bertinotti e' stato accolto da numerosi lavoratori di origine italiana e dai gonfaloni dei comuni di origine delle vittime dell'incidente minerario occorso l'8 agosto 1956.