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 ITALIA - ITALIA - Le imprese di immigrati sono il 6% del totale. Unioncamere
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13 novembre 2012 18:36
 
Le imprese di immigrati sono circa 364 mila. Il 6%, cioè, di tutte le imprese italiane. Sono dati comunicati alla conclusione del progetto "Start it up. Nuove imprese di cittadini stranieri" del ministero del Lavoro e Unioncamere.
Il progetto, avviato a metà dello scorso anno, ha coinvolto dieci Camere di commercio (Ancona, Bari, Bergamo, Catania, Milano, Roma, Torino, Verona, Vicenza e Udine) e si è rivolto a coloro che nel "fare impresa" hanno voluto cercare una concreta possibilità di integrazione economica e sociale.
Al termine dei diciotto mesi di sperimentazione, l'obiettivo di favorire l'inserimento sociale ed economico di 400 immigrati extracomunitari è stato raggiunto e superato: sono stati, infatti, 492 coloro che si sono rivolti agli sportelli attivati dalle Camere di commercio aderenti all'iniziativa.
L'identikit dell'aspirante imprenditore immigrato corrisponde a persone prevalentemente giovani e di istruzione elevata, equamente distribuite tra entrambi i generi e nella maggior parte dei casi provenienti dall'Africa o dall'America latina. Meno frequenti i partecipanti provenienti dall'Europa non UE e dall'Asia.
Il sottosegretario al Lavoro Cecilia Guerra ha sottolineato che "soprattutto in un momento di crisi economica come quello che il Paese e l'Europa intera stanno vivendo, è importante riflettere su come valorizzare al meglio le risorse umane disponibili quali fattori di crescita e progresso della società".
Gli immigrati, e in particolare quelli disoccupati o che svolgono lavori per i quali sono sovra qualificati, sono, ha aggiunto Guerra, una risorsa inutilizzata e uno spreco di capitale umano.
Il progetto 'Start it up', ha concluso il sottosegretario Guerra, ha dimostrato che "la partecipazione al mercato del lavoro rappresenta uno dei mezzi più efficaci e concreti per integrarsi in una società".
Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello ha dichiarato: "La promozione e il sostegno all'imprenditorialità sono tra i principali obiettivi del Sistema camerale e dunque è stato del tutto naturale coniugare, con il progetto Start it up, questo obiettivo con quello di favorire una maggiore coesione sociale nei territori, promuovendo processi di integrazione dei cittadini immigrati attraverso l'impresa e il mercato".
Dardanello ha concluso sottolineando che i positivi risultati del progetto insieme con i dati del Registro Imprese sulla crescita degli stranieri che detengono cariche di titolari e soci d'impresa "ci dicono due cose: la prima è che c'è una forte propensione imprenditoriale da parte di chi decide di migrare in Italia, la seconda che questa va accompagnata con servizi reali in modo che nascano imprese capaci di stare sul mercato e di essere parte attiva della società civile".
 
 
 
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