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 ITALIA - ITALIA - Immigrazione, recepita direttiva europea per regolarizzazione di chi già lavora in Italia
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Notizia 
6 luglio 2012 17:47
 
Si chiama "ravvedimento operoso" o "norma transitoria", ma appare a tutti gli effetti un provvedimento di regolarizzazione. I datori di lavoro che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, "comunque presenti nel territorio nazionale", potranno dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l'immigrazione entro un arco temporale da definire. A prevederlo il decreto legislativo con il quale il Consiglio dei ministri di oggi ha recepito una direttiva europea, la numero 52 del 2009.
Saranno i tecnici dei ministeri dell'Interno, del Lavoro e della Cooperazione a stabilire nei dettagli la procedura di emersione ma secondo le prime indiscrezioni il datore di lavoro per mettersi in regola dovrebbe pagare un contributo forfettario di 1.000 euro (non deducibile ai fini dell'imposta sul reddito) per ciascun lavoratore e "previa regolarizzazione delle somme dovute a titolo retributivo, contributivo o fiscale pari ad almeno sei mesi". Sono esclusi dalla mini-sanatoria i datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi 5 anni con sentenza anche non definitiva per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, cosi' come i lavoratori colpiti da provvedimenti di espulsione, condannati o segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato. Imprese e famiglie avranno cosi' una chance (seppure limitata nel tempo) per evitare le nuove sanzioni previste dal decreto: per operai, muratori, colf e badanti un'insperata occasione di uscire dal "nero".
 
 
 
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