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 ITALIA - ITALIA - Immigrazione, pronto il decreto per l'emersione dei lavoratori al nero
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Notizia 
28 agosto 2012 18:38
 
Sta per scattare la regolarizzazione dei lavoratori stranieri in nero, prevista dal decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulla lotta allo sfruttamento degli immigrati irregolari. E' infatti ormai pronto il decreto attuativo, che verra' pubblicato nei prossimi giorni.
Domande solo via Internet, contributo di mille euro non deducibile dal reddito e non rimborsabile in caso di respingimento della richiesta, reddito mInimo del datore di lavoro: sono i punti principali della bozza del decreto attuativo messa a punto ieri sera in una riunione interministeriale. Le domande, come previsto, potranno essere inoltrate allo Sportello unico per l'immigrazione dal 15 settembre al 15 ottobre e interessano datori di lavoro che occupano irregolarmente da almeno tre mesi lavoratori stranieri presenti in Italia ininterrottamente almeno dal 31 dicembre 2011.
MILLE EURO - Il datore di lavoro dovra' pagare mille euro per ogni lavoratore che vorra' regolarizzare: questo contributo non e' deducibile dal reddito e andra' versato tramite il modello di pagamento F24 disponibile online, dove dovra' essere indicato anche il numero di passaporto o altro documento del lavoratore.
In caso di rigetto della domanda di emersione o di rinuncia, i mille euro non saranno rimborsati.
REDDITO MINIMO DATORE LAVORO - Al datore di lavoro e' richiesto un reddito minimo di 30 mila euro all'anno, salvo che si voglia regolarizzare un collaboratore familiare, nel qual caso il reddito deve essere di almeno 20 mila euro all'anno - se il nucleo familiare e' composto da un solo soggetto percettore di reddito - o di 27 mila euro se il nucleo e' composto da piu' persone. Questi tetti pero' non si applicano al datore di lavoro non autosufficiente che voglia regolarizzare la badante straniera.
LE DOMANDE - Dovranno contenere i dati identificativi del datore di lavoro e quelli del dipendente, la tipologia di impiego, l'attestazione del reddito del datore di lavoro, la dichiarazione che la retribuzione non e' inferiore a quella dal contratto collettivo nazionale della categoria, la proposta di contratto di soggiorno. Si dovra' anche indicare la modalita' di impiego, cioe' il lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato a tempo pieno, fatta eccezione per il lavoro domestico per il quale e' ammesso il tempo parziale ma non inferiore alle 20 ore settimanali.
CONTRIBUTI E TASSE - Il datore di lavoro deve dimostrare la regolarizzazione delle somme dovute al lavoratore a titolo retributivo, per un periodo non inferiore a sei mesi. Deve anche dimostrare di aver adempiuto a tutti gli obblighi in materia contributiva e fiscale maturati dalla data di assunzione.
 
 
 
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