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 U.E. - U.E. - Immigrazione: nuovo commissario, vecchia politica
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Notizia 
25 febbraio 2010 11:43
 
La nuova commissaria agli affari interni della Ue, Cecilia Malmstrom, punta su piu' poteri e piu' mezzi a Frontex, la fallimentare agenzia europea per il contrasto dell'immigrazione illegale, per procedere verso una politica 'coerente' a livello europeo e sottolinea la necessita' che la lotta al fenomeno della clandestinita' avvenga nel rispetto dei diritti umani.
Nella sua prima conferenza stampa, dopo la nomina a commissaria, la Malmstrom ha presentato una proposta per il rafforzamento dell'Agenzia, che va nella direzione di quanto chiesto da Italia e Francia, basata sull'acquisizione di piu' mezzi e strumenti operativi per il contrasto dell'immigrazione illegale e sulla necessita' di garantire il pieno rispetto dei diritti umani fondamentali in tutte le operazioni di rimpatrio.
La proposta sara' presentata domani al consiglio dei ministri degli interni della Ue dove l'Italia sara' rappresentata dal ministro Roberto Maroni.
'Le migliaia di persone che cercano di entrare clandestinamente un Europa non lo fanno perche' criminali, ma perche' spinte dal desiderio di una vita migliore e devono essere trattate in modo degno', ha sottolineato la Malmstrom, non escludendo che in passato in alcuni casi di rimpatrio 'operazioni sempre delicate, siano stati commessi errori'. 'Il nostro obiettivo e' di ridurre il piu' possibile il margine di questi errori', ha affermato la Malmstrom.
La Commissione Ue propone che nelle operazioni di rimpatrio sia sempre presente anche il rappresentante di una organizzazione non governativa e prevede corsi tipo Erasmus per la formazione delle guardie di frontiera per il rispetto di una sorta di codice di condotta comune. 'Non ci sara' nessuna influenza sulle decisioni degli Stati membri', ha precisato la Malmstrom. In caso di violazione accertata dei diritti umani fondamentali, Bruxelles potra' pero' rivalersi contro lo stato membro rimettendo in questione il sostegno finanziario, previsto per le operazioni di rientro forzoso di clandestini.
La proposta della Commissione introduce anche una forma di obbligatorieta' per i contributi degli Stati membri per il rafforzamento dell'Agenzia. 'E' un meccanismo semiobbligatorio, necessario perche' gli impegni presi in precedenza non sono stati sempre rispettati', ha rilevato la Malmstrom. 'I contributi saranno discussi e decisi in anticipo tra i paesi che pero' poi dovranno impegnarsi a rispettarli'.
 
 
 
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