L'Unione europea e la Tunisia hanno firmato a Bruxelles un accordo che prevede procedure più snelle per il rilascio dei visti e una maggiore apertura all'immigrazione regolare in cambio della lotta contro quella clandestina.
Denominato "partenariato di mobilità", l'accordo, al quale partecipano anche 10 Paesi membri dell'Ue (fra cui Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) "vuole facilitare la circolazione delle persone fra Ue e Tunisia" e "promuovere una gestione comune e responsabile dei flussi migratori esistenti, attraverso la semplificazione delle procedure per il rilascio dei visti", ha spiegato la commissaria agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, in una nota.
Tunisi coopererà con l'Ue nella lotta contro l'immigrazione clandestina nel Mediterraneo. Oltre che ad aprire un negoziato per un accordo di riammissione degli irregolari, Ue e Tunisia si sono impegnate a cooperare in maniera più efficace nella lotta "contro la tratta degli esseri umani e il traffico dei migranti" e a migliorare la "gestione delle frontiere".
E' previsto inoltre di informare i cittadini tunisini sulle offerte di lavoro, di studio e di formazione disponibili nell'Ue e di facilitare il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali e universitarie. L'Ue ha già firmato un accordo simile con un primo Paese mediterraneo, il Marocco, nel giugno 2013, oltre che con delle ex repubbliche sovietiche (Moldavia, Georgia, Armenia e Azerbaigian). Nel 2012, 125.594 domande di visti Schengen sono state presentate in Tunisia, un aumento del 14% rispetto al 2010. L'Italia ne ha ricevute circa 10.000.