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 U.E. - U.E. - Immigrati. Ue: combattere gli stereotipi piu' diffusi
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12 luglio 2014 11:30
 
''Non abbiamo bisogno di immigrati'', ''i migranti rubano i nostri posti di lavoro'' o ''i migranti per ragioni economiche frodano i nostri sistemi d'asilo''. Sono alcuni degli stereotipi piu' diffusi nei confronti delle politiche sull'immigrazione all'interno dell'Unione Europea, analizzati in una relazione presentata oggi da Philippe Fargues, direttore del Centro per le politiche migratorie (MPC) della Ue, alla presenza della Commissaria Cecilia Malmstrom. Il documento, intitolato ''E' proprio vero quel che si dice sulla migrazione? Ripensiamo 8 stereotipi'', elaborato e pubblicato dal Centro di politica europea della migrazione insieme all'Istituto Universitario Europeo di Firenze, analizza criticamente gli stereotipi sulla migrazione alla luce dei risultati delle ricerche scientifiche. La valutazione di tali stereotipi alla luce delle prove empiriche contribuisce a una migliore comprensione del fatto che in Europa, ad esempio, le proiezioni demografiche rilevano un forte trend verso il calo e l'invecchiamento della popolazione e che - in mancanza di immigrazione - cio' si tradurra' in una riduzione senza precedenti del peso demografico dell'Europa nel mondo, nell'insostenibilita' dei sistemi previdenziali e in un livello di competenze obsoleto. La relazione dimostra inoltre che sui mercati del lavoro europei vi e' posto per gli immigrati scarsamente qualificati: grazie ad essi e' infatti possibile assumere autoctoni in occupazioni altamente qualificate e compensare la penuria di lavoratori poco qualificati nei settori industriali che ne hanno necessita'. ''L'immigrazione e' un settore che plasmera' le modalita' con cui l'Europa si evolvera' nei prossimi anni. Dobbiamo indirizzare le nostre politiche basandoci su fatti e dati comprovati, e non su impressioni e miti. Lottare contro gli stereotipi sulla migrazione e riconoscere il contributo fornito dai migranti alle nostre societa' richiede una forte leadership politica'', ha detto la Malmstrom. ''Dobbiamo agire per contrastare l'influsso di posizioni razziste e xenofobe sull'agenda politica dei paesi UE. L'Europa non puo' permettersi di ignorare i vantaggi dell'immigrazione e compromettere cosi' la ripresa dell'Europa dalla crisi''.
 
 
 
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