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 ITALIA - ITALIA - Immigrati, Tribunale di Milano: discriminatorio escluderli dal servizio civile
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Notizia 
12 gennaio 2012 13:30
 
Per la prima volta un giudice sancisce il principio che anche ai cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e appartengono quindi "in maniera stabile e regolare alla comunita'", puo' essere esteso "il dovere di difesa della Patria quale dovere di solidarieta' politica, economica e sociale" previsto dalla Costituzione.
Pertanto, escluderli dal servizio civile, in quanto privi della cittadinanza italiana, costituisce un atto di discriminazione.
Sono le motivazioni con le quali il giudice Carla Bianchini del Tribunale del Lavoro ha accolto oggi il ricorso presentato lo scorso ottobre da uno studente pachistano di 26 anni a cui era stata respinta, pur essendo residente in Italia da 15 anni, la domanda di partecipazione al "Bando per la selezione di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile In italia e all'estero" pubblicato il 20 settembre 2011, perche' privo del requisito della cittadinanza italiana.
Dichiarando il "carattere discriminatorio" del bando, il giudice ha ordinato "alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Ufficio nazionale per il servizio civile di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando (...), consentendo l'accesso anche agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e di fissare un nuovo termine per le domande".
 
 
 
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