testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Immigrati. Tar: no a permesso di soggiorno se ha svolto attivita' illecite anche senza condanne
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
9 febbraio 2011 16:57
 
Niente permesso di soggiorno all`extracomunitario che vive con "proventi di attività illecite". E questo anche se la valutazione di 'pericolosità sociale' effettuata dalla questura è fondata solo sulle segnalazioni all`autorità giudiziaria riportate dallo straniero e non su fatti accertati in sede penale a carico dell`interessato, che anzi ha ottenuto anche un`assoluzione. È quanto emerge dalla sentenza n. 200 del 7 febbraio 2011 emessa dalla terza sezione del Tar Veneto.
Dovrà per ora rinunciare al permesso di soggiorno per lavoro autonomo il cittadino cinese che ha aperto a Mestre un negozio di pelletteria dove, a più riprese, Finanza e Vigili urbani veneziani hanno trovato prodotti contraffatti, e pure non in modo grossolano: una predilezione per il 'taroccato' che costa all`orientale una dozzina di segnalazioni all`autorità giudiziaria. Attenzione, però: in sede penale non si riesce a provare l`elemento soggettivo del reato di importazione di merce con marchi falsificati. E in ogni caso, riporta il sito Cassazione.net, la sentenza che manda assolto lo straniero afferma che in base alle prove raccolte risulta comunque realizzato l`elemento oggettivo dell`illecito di cui all`articolo 474 Cp. Tanto basta all`amministrazione per negare all`interessato il titolo che abilita alla permanenza del territorio italiano: alla questura, infatti, è consentita una valutazione discrezionale nel verificare la pericolosità sociale del richiedente.
È escluso che le segnalazioni all`autorità giudiziaria, da sole, facciano scattare automaticamente la mancata conferma del permesso di soggiorno. Ma il punto è che l`articolazione locale del Viminale può ben fondare il suo "niet" su numerose e attendibili notizie di reato a carico dello straniero, pure senza una condanna passata in giudicato, a patto che sia fornita una motivazione "rinforzata" del provvedimento. E nella specie passa la linea della Questura, cui risulta sufficiente motivare con la circostanza che lo straniero vive in Italia grazie anche ad attività illegali che, riportano i giudici, destano particolare allarme in contesto peculiare come quello di Venezia e provincia: un riferimento, questo, che può essere messo in relazione alla tradizionale presenza dei turisti in Laguna, che fa proliferare una moltitudine di attività commerciali, non tutte regolari.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS