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 MONDO - MONDO - Immigrati. Oltre 50 milioni quelli del clima. Cnr
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3 novembre 2013 19:50
 
Si tratta di un aspetto poco focalizzato, nell'ambito del dibattito sulle migrazioni, ma che gli esperti ritengono rischi di diventare davvero preoccupante: i flussi di popolazione legati ai fattori ambientali. Le stime del 2010 parlano di ben 50 milioni di 'profughi del clima' ma secondo l'Iom, l'Organizzazione per le migrazioni, gia' nel 1990 si contavano 25 milioni di persone che hanno cominciato a le loro terre a causa di problematiche ambientali, inquinamento, desertificazione, siccita'. Sempre secondo lo Iom una persona ogni 45, nel mondo, potrebbe essere sfollata a causa del Climate Change. Un fenomeno che finisce per aggravare il problema, considerando le ricadute che uno spostamento cosi' consistente puo' avere sugli equilibri gia' precari dei territori coinvolti. "Le emergenze ambientali e il cambiamento climatico stanno provocando e provocheranno sempre piu' problemi di ordine sociale, oltre che economico'', dichiara il direttore del Dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente (Dta) del Cnr, Enrico Brugnoli, in un articolo sul nuovo numero dell'Almanacco della Scienza del Cnr dedicato alle migrazioni.
''Le migrazioni di massa a causa di scarsita' di risorse, alluvioni e altri eventi estremi, raggiungeranno - spiega Brugnoli - livelli preoccupanti se non si provvedera' ad adottare politiche adeguate a livello globale. Queste criticita' tra l'altro implicano aspetti giuridici ancor piu' complessi di quanto gia' non sia per il fenomeno delle migrazioni in generale, poiche' questo specifico caso ancora non trova una forma di riconoscimento, ad esempio lo status di rifugiato. Va inoltre considerato che abbandoni consistenti delle terre possono comportare ulteriori pressioni e causare maggiori squilibri ambientali''. Anche un gruppo di scienziati dell'Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) che studia i cambiamenti climatici su mandato Onu, ha confermato che la migrazione umana potrebbe essere ''uno dei fattori piu' importanti'' dei cambiamenti climatici. ''La disponibilita' di risorse e l'attenzione ai problemi dell'ambiente sono centrali'', prosegue Brugnoli. ''Il vero interrogativo da porsi a questo punto e' come mai, nonostante l'attenzione internazionale su questa delicata questione, ancora oggi circa 900 milioni di persone soffrono la fame e una quota ancor maggiore e' afflitta da problemi di malnutrizione. E' necessario percio' che vengano adottate adeguate contromisure''.
 
 
 
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