Un immigrato che vuole liberarsi del suo cognome di origine per assumerne uno tedesco, in modo da favorire la propria integrazione sociale, continua a non poterlo fare. "Ali' per sempre", titola indignata la 'Welt', che in un lungo articolo protesta contro una sentenza del tribunale amministrativo di Goettingen, che ha bocciato la richiesta di una famiglia con tre figli, tutti originari dell'Azerbaigian e con diritto d'asilo in Germania, che chiedevano di assumere nomi e un cognome tedesco.
Nella sentenza il tribunale ha riconosciuto che portare un nome e un cognome stranieri puo' essere causa di discriminazioni sociali in Germania, ma ha affermato che non e' compito del diritto opporsi alle derive sociali. Il giornale rileva con sarcasmo che chiunque vuole liberarsi di un cognome storicamente pesante come Hitler o Goebbels, "puo' farlo senza troppe difficolta'", mentre "essere veramente tedeschi e' un fatto che dipende dalla genetica.
Bisogna essere nati come Fritz Mueller". Per la 'Welt' e' "piu' facile ottenere un passaporto tedesco o giocare nella nazionale di calcio che riuscire ad avere un nome tedesco".