I richiedenti asilo arrivati illegalmente in Germania attraverso l'Italia devono essere riportati nei confini italiani, cioè al Paese da dov'è entrato nell'Unione europea. Lo ha stabilito una sentenza della corte d'appello di Muenster, che ha respinto il ricorso di un marocchino venuto in Germania dall'Italia, Paese in cui era sbarcato nel 2009 dopo aver attraversato il Mediterraneo.
Dopo aver fatto richiesta d'asilo in Germania, il cittadino marocchino era stato riportato in Italia una prima volta dalle autorità tedesche. Tornato in Germania nel 2011, aveva fatto causa alla giustizia tedesca, richiamandosi a una sentenza della Corte di giustizia europea, che aveva vietato espulsioni in Paesi dove ci sono carenze sistematiche nell'accoglienza dei richiedenti asilo. In prima istanza la corte di Colonia aveva dato ragione al querelante, mentre i giudici di secondo grado hanno ora bocciato quella sentenza, senza possibilità di appello. Secondo i giudici, non ci sono le condizioni per considerare inadeguato il trattamento che l'Italia riserva ai richiedenti asilo. Per questo, come prevedono le convenzioni internazionali, della richiesta d'asilo si deve occupare il primo Paese in cui i migranti mettono piedi in Europa.